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I 580 lavoratori precari del sisma in piazza per lo sciopero generale

da | Mag 24, 2016 | In Primo Piano, Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero, Bomporto, Ricostruzione | 0 commenti

Aderiscono allo sciopero regionale di oggi, martedì 24 maggio, del pubblico impiego, anche i circa 580 lavoratori somministrati che da 4 anni si stanno occupando delle pratiche per la ricostruzione nei comuni della regione colpiti dal sisma 201” (circa 280 sono impiegati nei comuni modenesi).

Lo sciopero di domani martedì 24 maggio è per rivendicare il rinnovo del contratto nazionale ormai scaduto da 7 anni e contro il blocco del turn-over (volantino sciopero+manifestazione in allegato). Anche i lavoratori somministrati hanno ragione di scioperare perché, oltre al rinnovo contrattuale, rivendicano certezze e garanzie per il futuro.

Questi lavoratori  – spiega una nota della Cgil – sono infatti all’interno dell’appalto regionale bandito di anno in anno e collocati nei comuni che necessitano di rinforzi di personale. “Oltre a svolgere le pratiche per il sisma – afferma Antonio Petrillo segretario Nidil/Cgil Modena – si occupano anche dell’ordinaria amministrazione vista la carenza di personale dovuta al blocco del turn-over”.

Il bando attuale scade a fine 2016 e il sindacato Nidil/Cgil chiede agli Enti locali interessati di avere garanzie per il prossimo anno. “Per quanto riguarda la ricostruzione – prosegue Petrillo – siamo infatti ancora al 50-60% delle pratiche evase, ed è evidente che anche per i prossimi anni servirà personale aggiuntivo per gli adempimenti”.

Per questo i sindacati Nidil/Cgil Felsa/Cisl e Uiltemp/Uil, insieme a Cgil Cisl Uil e ai sindacati di categoria della Funzione Pubblica, hanno chiesto in questi mesi degli incontri con gli amministratori dell’Unione Area Nord e Unione Terre d’Argine per definire gli aspetti organizzativi in prospettiva e chiedere equiparazione di questi lavoratori ai tempi determinati in relazione al punteggio aggiuntivo per futuri concorsi pubblici.

Le Amministrazioni però si sono finora sottratte al confronto, scaricando tutto sul Commissario delegato titolare dell’appalto. Sindacati e lavoratori però non ci stanno, perché alcune scelte organizzative sono in capo ai singoli comuni, ed è quindi necessario avere un confronto a livello territoriale per poi affrontare la discussione sul proseguo dell’appalto a livello regionale.

Non è possibile arrivare alla scadenza dell’appalto senza dare maggiori prospettive ai lavoratori e garanzie sui loro diritti. Avviare per tempo una discussione, darebbe la possibilità al sindacato di contrattare con Manpower (l’agenzia che ha vinto l’appalto di somministrazione) la possibile ricollocazione di personale sul 2017.

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