Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Platis: “Controlli inflessibili coi piccoli e nelle scuole c’è cemento farlocco? Come possibile?”

da | Mag 30, 2016 | Mirandola, Finale Emilia, Lo sai che... | 0 commenti

“Flop dei controlli, bisogna correre ai ripari. La Regione è inflessibile con i ‘piccoli’, mentre sotto il naso pare
sorgano scuole con cemento farlocco. Come è possibile?”, si chiede Antonio Platis, capogruppo di Forza Italia in Consiglio a Mirandola all’indomani delle rivelazioni della Procura sulla scuola media di Finale Emilia – che un muro intonacato in più venga stornato dalla vigile Regione, e il Pubblico non si accorga che il calcestruzzo è contraffatto in una scuola?
Spetta all’Autorità Giudiziaria accertare le responsabilità, ma – prosegue il consigliere-  il fatto che sia stata accertata la presenza di materiale scadente in una scuola impone a tutti una riflessione: anche noi emiliani non abbiamo
gli anticorpi per impedire queste vergognose speculazioni. La Regione – incalza Platis – invece di inseguire per pochi centesimi i terremotati che hanno perso tutto con la fobia che qualcuno si arricchisca, ci dica che cosa ha intenzione di fare perchè è palese che la macchina dei controlli è fallita. Che pezze hanno intenzione di  mettere? Il sistema così non funziona.
Il caso delle società con sede nel castello di Massa Finalese, la montagna di amianto sbucata a San Felice, e quest’ultimo caso sono il frutto dello zelo rispettivamente dell’Agenzia delle Entrate, della Protezione Civile e delle forze di Polizia.
Se a questo aggiungiamo che nel maxi processo Aemilia contro la ‘Ndrangheta i comuni di Mirandola, Concordia e San Felice si sono costituite mesi e mesi dopo l’avvio dei processi, capiamo bene quali siano le priorità di chi ci amministra.
Ieri – racconta Platis – ho ricevuto diverse telefonate di amici e conoscenti preoccupati perché le loro case sono state ricostruite, o sono in corso di realizzazione, da parte di una delle ditte indagate.
Tutti mi hanno chiesto come poter chiedere controlli sui materiali usati. A&C non è solo un’azienda del territorio, ma è da almeno cinquant’anni l’indiscussa azienda di costruzione di Mirandola e della bassa modenese.
L’elenco delle loro attività sia in campo privato che pubblico è lunghissimo. Dal condominio Emmedue di Mirandola, il primo grande edificio demolito e in ricostruzione, alle scuole elementari di San Giovanni Persiceto.
Dalle palestre di via 29 Maggio alla biblioteca Eugenio Garin. Dallo stabilimento Fresenius ad un’infinità di opere pubbliche e private.
Su tutti gli edifici pubblici, a questo punto, è necessario fare una perizia esterna per verificare la bontà dei materiali usati. Nel prossimo Consiglio chiederemo di avviare tutti gli accertamenti”.

Leggi anche: Sdegno e preoccupazione, le reazioni all’inchiesta sul cemento farlocco

Condividi su: