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Spica (Fdi): “Anniversario sisma è autocelebrazione di chi ci governa”

da | Mag 27, 2016 | Bastiglia, Ricostruzione | 0 commenti

“600 mila euro per la ricostruzione di un centro islamico e svariati milioni spesi per le nostre Chiese per poi demolirle. 445 persone ancora nei moduli provvisori e progetti finanziati rimasti nel cassetto”. Esordisce così il comunicato stampa sulla ricostruzione mandato da Antonio Spica, consigligliere di Fratelli d’Italia a Bastiglia.
“Per il 4′ anniversario del sisma il popolo della bassa modenese assiste all’auto celebrazione di chi ci governa, che fra una passerella e l’altra si vanta dei risultati ottenuti in quattro anni; ma – osserva Spica –  i numeri della ricostruzione dovrebbero portare invece all’auto commiserazione degli Amministratori, poiché il piatto della bilancia pende più per ciò che non è stato ancora fatto, non solo sul fronte ricostruzione ma anche sulla ripresa economica del territorio: il tutto condito da lentezza e burocrazia asfissiante e pochi spiccioli destinati alle micro imprese con una ZFU scarna e che ha lasciato fuori molti comparti. Non mi scaglio contro “per partito preso”, ma bensì guardando i fatti che parlano da soli smentendo il Governatore Bonaccini e il Commissario delegato alla ricostruzione. Partendo dai numeri, non si comprende come solo un miliardo e 700 milioni sono stati erogati ai privati e un miliardo e 100 milioni alle imprese come contributi per danni subiti, a fronte di quei 7 miliardi scarsi che furono stanziati. A questo si aggiunga la maggiore IVA incamerata dallo Stato per effetto del riacquisto di opere murarie, arredi e macchinari, andati distrutti nelle calamità (sisma e alluvione) che ci hanno coinvolto. Le impalcature nell’area cratere sono sotto gli occhi di tutti, così come l’elenco delle imprese che non hanno più riaperto; per non parlare poi di 135 famiglie (445 persone) che vivono dopo 4 anni ancora nei moduli “provvisori”, alcune delle quali come a Rovereto in cui mi sono recato la scorsa settimana, senza energia elettrica poiché distaccata a fronte di “comprensibile” insolvenza per il costo alquanto esorbitante. In mezzo a questo marasma si assiste poi ad un emendamento di proroga sulla prima rata dei mutui contratti dalle imprese per pagare le tasse, già perché anche questo è successo, confermando quanto da più parti anni fa veniva denunciato e tralasciato dall’allora presidente Errani, la cui parte politica, appunto il pd, ci accusava di polemiche sterili e strumentali, tant’è ! Si arriva poi ad oggi in cui Bonaccini, unitamente a molti sindaci del cratere inaugurano la ricostruzione di una moschea-centro culturale islamico a Mirandola cui la Regione Emilia ha erogato ben 600 mila euro: e le nostre Chiese ? Per molte di esse ancora inagibili, e che rappresentano un patrimonio di inestimabile valore artistico oltre che affettivo, sono stati spesi svariate centinaia di migliaia di euro per la messa in sicurezza, e sin qui nulla da eccepire se non vagliare i costi che per molti sembrano eccessivi, se non fosse che oggi, dopo 4 anni, si parla di demolizione per una ricostruzione ex novo. Un esempio per tutte è la Chiesa “San Giovanni Battista” di Disvetro: più di 450 mila euro spesi per metterla in sicurezza per poi essere abbandonata ad un triste destino con i risultati evidenti (erbacce persino all’interno – vedi foto), per sentir parlare di volontà di demolizione. Centinaia di migliaia di euro buttati al vento e un progetto illustrato dall’Università di Venezia ad una assemblea pubblica a Cavezzo, e finanziato per 800 mila euro, che ne permetteva il recupero, bocciato, e non sono ben chiare le dinamiche fra Regione Diocesi e Mibact, certo è che è stato pagato un progetto la cui realizzazione sembrerebbe bloccata per scelte di chi ? Sperpero di denaro pubblico su cui la Corte dei Conti potrebbe indagare.
Mi chiedo se Bonaccini ha colpe in tutto questo o se solo viene male informato dai sindaci del cratere che, silenti depongono la polvere sotto il tappeto. Ecco, forse il fulcro è proprio qui, quindi dico al Governatore emiliano, anziché recarsi alle inaugurazioni in pompa magna di edifici pubblici, mi contatti, e insieme andiamo a trovare le famiglie che vivono nei MAP giusto da rendersi conto della reale situazione nel cratere, andremo insieme al presidente della provincia Muzzarelli sempre che non sia impegnato con vicende calcistiche – ironizza Spica -, oltre a vedere il nostro patrimonio culturale, quali appunto le Chiese infestate da erbacce. Infine ma non per questo ultimi, il dramma peggiore è rappresentato da chi rimase sotto i crolli. Su questo – chiude il consigliere –  non entro in merito per rispetto delle vittime e i loro familiari: su questa vicenda principalmente, e su altri aspetti, spero e sono fiducioso, si pronunci la Magistratura sugli elementi forniti con l’esposto che recentemente ho presentato. Altri due esposti intanto sono pronti.”

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