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Con il corso di autodifesa lezioni per le donne tenute da una donna

da | Lug 27, 2016 | Cavezzo | 0 commenti

Il gruppo Controllo di Vicinato di Cavezzo ha organizzato un ciclo di lezioni rivolte ad un pubblico femminile, secondo il Metodo Globale di Autodifesa (MGA) della Fijlkam, la Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali. Le lezioni, gratuite, si svolgono al giovedì, dalle 20.45 alle 22, presso la palestra Perfect Line di via della Locanda 21 a Medolla e sono condotte da una donna: Nicoletta Magnoni, insegnante cintura nera 5° Dan di Karate e 2° livello di MGA. Il metodo tiene conto di alcune realtà:

– l’autodifesa femminile è prima psicologica e poi fisica;

– si deve lavorare sull’autostima, il senso del proprio valore e della propria dignità. Senza di questo anche le più raffinate tecniche di combattimento non servono, perché manca l’attitudine a resistere, a contrastare la violenza;

– l’esempio è importante: se l’insegnante è una donna come lei, non particolarmente giovane o in forma, l’allieva si sentirà finalmente in grado di applicare con successo le tecniche. Spesso infatti il maestro è un uomo robusto e muscoloso, che mostra come liberarsi di un aggressore in poche mosse. La donna che vede le tecniche non può fare a meno di confrontare il proprio fisico con quello dell’insegnante e convenire che lui senz’altro riuscirebbe a difendersi, ammesso che qualcuno provasse ad aggredirlo, ma lei, che è minuta, oppure sovrappeso, oppure anziana… che possibilità avrebbe? Il risultato di queste considerazioni è che spesso chi ha più bisogno di questi corsi li abbandona, sentendosi fuori posto o inadeguata. Il corso quindi parte dalla conquista o dal recupero di una buona forma fisica, tramite esercizi adattati alla fisicità di ognuna, come prima tappa per una maggiore stima di sé: qualche chilo in meno o una maggiore elasticità aiutano non solo il fisico, ma anche il morale!

La seconda tappa consiste nell’inserire semplici tecniche di autodifesa accanto agli esercizi già conosciuti in modo da interiorizzare la sequenza dei movimenti, senza caricarli dei contenuti “emotivi” legati alla difesa.

La terza tappa conclude il cerchio unendo il lavoro precedentemente svolto con l’applicazione consapevole delle tecniche, sperimentando situazioni di aggressione con l’aiuto di altri insegnanti o membri del gruppo. Info: 333-5052881, mail nicolettamagnoni@tin.it

 

Articolo di Nicoletta Magnoni originariamente apparso sul numero 1 del magazine Sulpanaro.net

 

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