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Emergenza profughi, Muzzarelli scrive al ministro

da | Lug 29, 2016 | Richiedenti asilo, Ultime news | 0 commenti

«Occorre garantire, anche attraverso un migliore coordinamento tra le

Prefetture, l'equilibrio a livello nazionale e regionale delle quote di

assegnazione che tenga conto delle realtà, come la nostra, che hanno già fatto

ampiamente la propria parte e che sono arrivate al limite delle capacità di

accoglienza ». Lo chiede Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia e

sindaco di Modena, in una lettera inviata venerdì 29 luglio al ministro

dell'Interno Angelino Alfano, sul problema dell'emergenza profughi e della

sua gestione, ribadendo le posizioni espresse nei giorni scorsi.

Gli enti locali modenesi, si legge nella lettera, «non hanno mai fatto mancare

il proprio impegno e collaborazione nell'affrontare un'emergenza, diffusa

ormai a livello continentale, e garantire una dignitosa ed efficace accoglienza a

migliaia di persone in fuga da guerre e condizioni di vita drammatiche. Non

intendiamo sottrarci alle nostre responsabilità», tuttavia, evidenezia

Muzzarelli, «non possiamo non rilevare che, come peraltro è emerso anche

dai recenti dati, apparsi sulla stampa, l'assegnazione di profughi nelle diverse

realtà non sembra gestita con criteri distributivi all'insegna di un corretto

equilibrio. Non è certo un segreto che province come quella modenese e altre

a livello regionale, stiano affrontando, in termini numerici, un impegno di

gran lunga maggiore rispetto ad altri territori a livello nazionale».

Per Muzzarelli, inoltre, «occorre riconoscere alle amministrazioni locali che

hanno compiuto gli sforzi maggiori nell'accoglienza, condizioni più favorevoli

a livello finanziario e di bilancio, al fine di consentire di liberare le risorse

destinate agli investimenti; si introdurrebbe così un meccanismo "premiante"

che renderebbe più eque le politiche dell'accoglienza stessa».

Nel modenese sono quasi 1100 i profughi ospitati in diversi comuni, di cui

oltre la metà nella città di Modena, «con difficoltà sempre crescenti in termini

di gestione e tenuta del tessuto sociale. La città di Modena, in particolare,

risulta già oggi ben al di sopra della soglia ottimale da lei indicata».

Nella lettera si chiede anche al ministro di introdurre nuovi strumenti per

consentire un maggiore coinvolgimento dei profughi anche nella fase di

accoglienza per attività socialmente utili, perché «attualmente persistono

eccessive, e a volte illogiche, rigidità burocratiche che impediscono l'avvio di

percorsi di impegno, peraltro spesso sollecitati dai profughi stessi, che

migliorerebbero la qualità della vita delle persone accolte, ma soprattutto

COMUNICATO STAMPA – 2

darebbero un sostanziale contributo a favorire l'integrazione con le comunità

locali».

E' necessario, infine, potenziare il personale delle Questure e delle Prefetture

(«con la quale a Modena da tempo abbiamo instaurato un positivo rapporto

operativo», scrive Muzzarelli) dedicato alla valutazione ed al rilascio dei

permessi di soggiorno ai beneficiari ospiti. Ciò al fine di garantire una più

efficiente gestione dei flussi e la possibilità di sviluppare percorsi dignitosi di

autonomia dei singoli.

Il problema è stato discusso anche nel corso dell'Assemblea dei sindaci

modenesi, venerdì 29 luglio, dove Muzzarelli ha evidenziato la necessità di un

maggiore e più equilibrato coinvolgimento di tutte le realtà.

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