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Massaggi, cene e hotel di lusso ai giornalisti. Paga la Regione e il M5S protesta

da | Lug 26, 2016 | Ultime news | 0 commenti

Soggiorni in hotel a 5 stelle, pranzi e cene in ristoranti di lusso. E poi giri in Ferrari, trattamenti termali, caccia al tartufo e corsi di cucina. C’è questo e molto altro nella denuncia di Raffaella Sensoli, portavoce regionale del M5S che ripercorre il lungo elenco delle spese che la Regione Emilia-Romagna, attraverso l’Agenzia per la promozione del turismo (APT), riserva ai cosiddetti “educational tour”, ovvero le attività di promozione turistica riservate ai giornalisti sia italiani che esteri. Il meccanismo, secondo la Sensoli, sarebbe semplice: io (Regione) ti offro ospitalità in Emilia-Romagna, tu (giornalista) torni in redazione e racconti quello che hai visto attraverso servizi tv, articoli di giornale, blog. Senza mai specificare che in realtà si è trattato di una vacanza all inclusive dove chi scrive, o il giornale per cui lavora, non ha speso nemmeno un centesimo.

Un’attività che solo nel 2015 è costata più di 400mila euro di soldi pubblici e che ha visto nella lunga lista degli ospiti oltre che giornalisti di testate estere più o meno conosciute (a 6 giornaliste russe ospiti in Riviera APT ha pagato anche i massaggi e trattamenti termali in albergo), anche moltissimi giornalisti italiani, registi, conduttori tv e persino dirigenti RAI con stipendi da super paperoni.  Per esempio adicembre 2015 l’APT ha ospitato in una suite di lusso a Rimini il direttore dello staff di Viale Mazzini, Guido Rossi (assieme alla famiglia) ufficialmente per promuovere le bellezze della costa emiliano-romagnola. Stessa finalità anche per i 4800 euro pagati a Mediaset a luglio del 2014 per poter permettere il montaggio e la messa in onda nei vari tg di rete di un servizio su una manifestazione enogastronomica a Rimini. Spot mascherati da cronaca anche nei telegiornali RAI dove i vari inviati di Tg1, Tg2 e TgR di giorno fanno servizi sulle spiagge affollate e di notte dormono in hotel a 4 o 5 stelle a spese di APT. Tra di loro c’è anche l’attuale presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna.

“Crediamo che queste spese non abbiamo nulla a che fare con la promozione del turismo in Emilia-Romagna – spiega Raffaella Sensoli, portavoce regionale del M5S – ma esclusivamente a imbonirsi certa stampa che a tempo debito, se sarà chiamata ad occuparsi di questioni più o meno scottanti come inchieste giudiziarie e non, dovrà per forza di cose ricordarsi la benevolenza e la gentilezza di chi ha pagato loro le vacanze-lavoro. Noi siamo determinati a portare davanti alla Corte dei Conti i casi più eclatanti ma il quadro generale che emerge da questa storia riguarda la libertà di informazione, l’indipendenza della stampa e il suo rapporto con il potere che sembra essere sempre più torbido”.

IL DIBATTITO IN REGIONE

Botta e risposta in Assemblea legislativa tra Raffaella Sensoli del Movimento 5 stelle e l’assessore al turismo Andrea Corsini dopo le accuse del “Fatto quotidiano” all’azienda regionale di promozione turistica Apt (controllata al 51% dalla Regione, al 49% dalle Camere di Commercio) sui soggiorni pagati a giornalisti italiani. La pentastellata ha presentato un’interrogazione a risposta immediata in Aula per confermare da parte sua i “dubbi etici e morali” sollevati dai dati desunti dalla documentazione ottenuta attraverso la richiesta di accesso agli atti. “Non è una strategia di marketing- spiega Sensoli- un servizio all’interno di un Tg che dovrebbe mirare all’informazione e non a diffondere messaggi promozionali di fatto pagati, né lo è garantire con risorse pubbliche trattamenti di bellezza a giornaliste russe o ospitalità in alberghi di lusso a dirigenti Rai già lautamente remunerati con soldi pubblici per fare il loro mestiere o assicurare il noleggio di strumentazioni alle reti Mediaset”.

Gli interrogativi riguardano la strategia di Apt nel selezionare i mercati di riferimento per le attività di promo-commercializzazione dell’offerta turistica regionale, con l’indicazione dei meccanismi di scelta delle testate, gli esiti di questa attività di marketing e le tipologie delle spese sostenute.

Corsini ha ricordato all’interrogante che il Piano operativo e di comunicazione di Apt tiene in considerazione i trend e le tendenze dei mercati nazionale ed esteri anche attraverso il monitoraggio continuo attraverso analisi e studi internazionali di settore; nonchè le iniziative di promozione della destinazione Emilia-Romagna nei mercati di riferimento.

Sui meccanismi di scelta delle testate, Corsini riferisce che sono privilegiate le testate, le tv e le radio dedicate a viaggi, lifestyle, cultura, motori, enogastronomia, misurati in termini di profilazione, diffusione, numero di lettori, dati auditel e audipress. E’ poi la rassegna stampa annuale di Apt servizi- segnala l’assessore- a confermare l’efficacia comunicativa delle azioni attivate. Per quanto riguarda le spese, Corsini chiarisce infine che per le azioni di comunicazione sono sostenuti i costi di trasporto, vitto, alloggio e servizi a terra.

Sensoli cita infine in replica il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Jacopino, che, questa mattina, attraverso i social network, ha ammonito che “ospitalità o corruzione, farsi pagare i conti di hotel e ristoranti per scrivere sulla riviera emiliano-romagnola può costare un procedimento disciplinare”.

 

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