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Mirandola e il terremoto, ecco la trasmissione che fa arrabbiare tanti

da | Ago 27, 2016 | Mirandola | 0 commenti

Un lungo cahier de doleance per ricordare tutti i problemi che attanagliano i terremotati emiliani, con un collegamento in diretto da Mirandola, città simbolo del terribile sisma del 2o12. La Bassa è stata protagonista della puntata di venerdì scorso della trasmissione televisiva di Rete 4 “Dalla Vostra Parte“, condotta dal giornalista Maurizio Belpietro. Al centro il terremoto dei giorni scorsi, ma per quanto riguarda Mirandola si è parlato, con veemenza, della lentezza della burocrazia, delle tante promesse non mantenute, delle risposte mai arrivate. C’erano cittadini che hanno raccontato di sentirsi abbandonati, e dei paradossi di dover fare un prestito in banca. C’erano, tra il pubblico in collegamento, anche esponenti del centrodestra locale tra cui ad esempio Antonio Platis e Antonio Spica. Ma oggi si sono levate le ire del sindaco di Mirandola sui contenuti della trasmissione.

Vedi la trasmissione, il link su cui cliccare (si parla di Mirandola ai minuti 12, 54 e più in là)

«Quello andato in onda su Rete 4 è stato un indegno teatrino che sfrutta il dolore delle popolazioni colpite dal sisma per fini politici. Se non ci fosse di mezzo una tragedia – scrive Maino Benatti –  bisognerebbe liquidarla come l’ennesima occasione sprecata per fare buona informazione. Invece quello che è accaduto ieri è gravissimo, perché offende i tanti cittadini, le imprese, i professionisti, le associazioni di volontariato, i dipendenti pubblici e le istituzioni che ogni giorno, da quattro anni, lavorano duramente per la ricostruzione. La trasmissione è stata vergognosa, senza contraddittorio: ha tirato in ballo Mirandola dando voce solo ad esponenti del centrodestra, che si sono prestati a fare le comparse per sostenere un teorema falso costruito altrove, dove il terremoto non sanno nemmeno cosa sia. È ora di finirla di usare le popolazioni colpite da catastrofi come marionette, senza rispetto per il loro dolore e per la verità dei fatti.

Di fronte a certe bugie calunniose valuteremo se ci sono gli estremi per adire le vie legali; ma la nostra risposta a questi “sciacalli” mediatici e politici è soprattutto nel lavoro quotidiano della ricostruzione, che non si è mai fermato.

I dati raccontano una realtà diversa da quella che qualcuno dipinge in certe trasmissioni televisive e sui social, ormai trasformati in fabbriche di “bufale”. Sarebbe stato facile presentare i dati reali in trasmissione: bastava chiederceli. Ad oggi, i contributi assegnati a Mirandola per la ricostruzione delle abitazioni ammontano ad oltre 290 milioni di euro. Su oltre mille pratiche presentate, l’82% ha ricevuto i contributi. Nel solo Centro storico sono partiti oltre 160 cantieri per la ricostruzione per case e attività produttive. Nei Moduli Abitati Provvisori sono rimaste una decina di famiglie, tutte con un percorso di rientro in case “vere”. Il Comune ha avviato 49 progetti per ricostruire propri edifici lesionati o per nuove strutture post sisma. Attraverso la piattaforma Sfinge (ricostruzione delle imprese) sono stati erogati oltre 220 milioni di euro per 370 ordinanze emesse. Nessuno nasconde anche le difficoltà di un percorso complesso. Più volte, ad esempio, ho chiesto che venga potenziato il personale delle Sovrintendenze, per accelerare i tempi delle opere pubbliche.

Usare la tragedia del Centro Italia per costruire un consenso politico, alimentando sconcerto, sfiducia, paura e mettendo gli italiani gli uni contro gli altri, è una forma di sciacallaggio che ci fa orrore».

Vedi la trasmissione, il link su cui cliccare

Interviene duramente Antonio Platis:

“Se ha visto sciacalli in TV faccia i nomi, caro sindaco Maino Benattii.

Dopo averci detto chi si è macchiato di questa infamante accusa, le chiederei di risponde a queste semplici domande:
– condivede il fatto che dopo Amatrice la ricostruzione degli edifici pubblici emiliani debba essere al 100% antisismica? Da rifare quindi ad esempio i progetti come la Scuola Dante Alighieri di Mirandola che sarà adeguata solo al 60%?
– Quanto sono costati i moduli abitativi provvisori (MAP) (espropri, opere di urbanizzazione, noleggio, materiale, manutenzione, …)? A me fa circa 120.000 euro l’uno. E dal primo articolo che ho fatto in merito (2013) nessuno ha mai smentito questo costo folle.
– è vero che la Zona Franca Urbana ha riguardato circa 900 microimprese per 23 milioni di euro per la Provincia di Modena? Se è vero, non le pare una goccia nel mare per una zona che fa il 2% del PIL?
– è vero che manca ancora mezzo miliardo di euro per ricostruire le opere pubbliche?
– è vero che non sono ancora rientrati in casa 11.500 abitati su 19.000 nel modenese?

Dopo che ha risposto a questo, mi chiedo se lei non sia incavaloto nero con il Ministro Delrio (reggiano e braccio destro di Renzi) che con Vespa a Porta a Porta pareva “gongolare” perchè il terremoto fa salire il PIL. Quello è sciacallaggio?

Infine puo’ spiegare alla città perchè le uniche due volanti della Polizia Municipale in servizio nella bassa si sono dovute “sciroppare” tutta la diretta TV dalle 21.30 alle 23.30? Poi, caro Sindaco, non vada dal Prefetto a lamentarsi per i troppi furti se impiega i vigili in questo modo.”

Interviene anche Antonio Spica

“Dopo la trasmissione andata ieri sera in onda su rete 4 e in cui sono intervenuto in diretta, il sindaco di Mirandola appare infastidito per le accuse-denunce di chi sostiene che in Emilia il post terremoto NON È “tuttapposto” così come il pd sistematicamente vuole fare credere.
Ora, premesso che assumo paternità e responsabilità SEMPRE di ciò che affermo, e lo stesso vale per ieri sera, tanto da aver depositato un Esposto alla Procura della Repubblica inerente il prima, durante e dopo terremoto, valuterò se vi sono estremi per adire le vie legali contro il sindaco che anziché smentire nei fatti quanto detto, minaccia querele per “sciacallaggio”. Evidentemente il partito “democratico” prova a zittire coloro che con dati alla mano la pensano diversamente dai “tuttapposto”. Le voci fuori dal coro non son gradite alla sinistra, proprio quella sinistra che ha sempre rifiutato pubblici confronti. CHIEDETEVI il perché !”

 

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