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Moria di pesci nel canale a Bastiglia, Spica incalza la sindaca

da | Ago 10, 2016 | Bastiglia | 0 commenti

Dopo la moria di pesci nel Cavo Levata del giugno scorso, ho provveduto a interrogare la sindaca – spiega il Consigliere  comunale Antonio Spica in un comunicato stampa– sul perché periodicamente avviene tale increscioso problema; nell’interrogazione presentata in giugno, che fra le altre cose chiedeva se era possibile uno sversamento di liquami nei corsi d’acqua e quali controlli il Comune avesse fatto, o se risultassero malfunzionamenti dell’impianto di depurazione biologica gestito da HERA, quanta acqua fosse caduta sul territorio il giorno della moria dei pesci e quanta la settimana successiva e se avesse creato altro simile evento, e questo dopo la risposta a mezzo stampa dellasindaca (vedi articolo del 12 giugno “Resto del Carlino”) che incolpava unicamente i temporali, ci manca solo che ci dicano che i pesci muoiono annegati – ironizza Spica – ho chiesto altresì la documentazione dei rilievi effettuati da ARPAE. Ebbene, risulta intanto che – da relazione ARPAE – le precipitazioni del 6 giugno sono state pari a 1,6 millimetri, il 7 giugno pari a 0, mentre domenica 19 giugno di 12,4 (dati riferiti alla stazione significativa più vicina di Albareto) e seppur 10 volte tanto non si è verificata alcuna moria di pesci: crolla quindi l’ipotesi del Sindaco. Dagli esami delle campionature dell’acqua effettuate l’8 e il 9 giugno – prosegue Spica basandosi sempre sui dati forniti dall’Agenzia prevenzione ambiente Emilia Romagna – pare non emergano “valori significativi di compromissione della qualità delle acque: la misura del tasso di saturazione dell’ossigeno mostra invece come la situazione sul Cavo Levata sia peggiore (7%) di quella del Naviglio alla stessa altezza (18%)”. Cosa è successo dunque, aldilà del fatto che le campionature sono state eseguite l’8 giugno e giunte in laboratorio il 6 luglio, con notevole ritardo visto che la moria dei pesci si registrò il 6 giugno, ritardo lamentato anche da volontari pescatori locali che a dir loro la moria riguardò diverse centinaia di kg. di pesce. E’ la stessa Agenzia a ricordare che il Cavo Levata viene alimentato da acque del reticolo fognario proveniente dallo scolmatore MOD 1-6 e che a seguito delle precipitazioni del 6 giugno, vi è stata attraverso gli sfioratori di piena, una immissione di acque reflue urbane “non depurate” nei corsi Levata e Naviglio causando un peggioramento della qualità delle acque. Alla luce dei dati forniti è indubbiamente necessario che sindaca e assessore competente, chiedano in Regione un pronto intervento sullo scolmatore per porre definitivamente fine all’annosa questione e garantire la salubrità delle acque a fronte della salute dei cittadini e della fauna ittica, non basta solo controllare se non si pongono soluzioni efficaci. Intervenga dunque prontamente – se ne è capace – l’sssessora all’ambiente e territorio Paola Gazzolo anche e non solo per il ripopolamento della fauna ittica, ricordando inoltre, che è già scaduto abbondantemente il tempo in cui doveva presentare il piano di messa in sicurezza del nodo idraulico così come Lei stessa promise all’incontro pubblico di Bomporto diversi mesi fa.

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