Soppressione guardia medica notturna, la rabbia dei sindacati

“Nessuno ci ha chiesto nulla e non ci sono stati tavoli sull’argomento. Non ci sono preclusioni al confronto, ma basta con le soluzioni precotte e confezionate”. Si profila un confronto non facile con i sindacati sul tema del taglio del servizio notturno di guardia medica. Secondo i piani della Regione, da mezzanotte alle 8 del mattino non ci sarà più un servizio di assistenza medica diretta contattabile via telefono, ma il servizio non scomparirà: “Continuerà ad esistere e non bisognerà rivolgersi al 118. Anzi, vogliamo collegare il numero 116117 a quello delle emergenze per creare un triage serio”, spiegano da viale Aldo Moro. Si chiama “riorganizzazione della Continuità assistenziale”, è allo studio da tempo ma nessuno, a quanto pare, ha consultato i sindacati dei lavoratori che saranno coinvolti nei tagli. , “Nessuno ci ha chiesto nulla e non ci sono stati tavoli sull’argomento – sbottano unitariamente con il Resto del Carlino tutte le sigle: Fimmg, Cisl, Cimo, Fials, Anaao-Assomed, Snami e Sumai –.Tagliare la continuità assistenziale dalle 24 alle 8 richiede un accurato confronto e una pianificazione condivisa che consenta di limitare l’impatto sui cittadini e sulle strutture dell’emergenza”, sottolineano tutte le sigle, ricordando che proprio l’urgenza “oggi è in forte difficoltà, con il personale distrutto da turni massacranti e carichi di lavoro insostenibili”.