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L’assessore Costi: “Ogni terremoto ha le proprie peculiarità, in Emilia le priorità sono state le imprese e le prime case”

da | Ott 15, 2016 | Ricostruzione | 0 commenti

“Ogni sisma ha le proprie peculiarità. Quello che ha colpito l’Emilia nel 2012 è stato il primo terremoto economico, che ha duramente ferito un’area in cui si produce il 2% del Pil del Paese. La priorità, in quel caso, sono state le imprese, ma si è lavorato con eguale impegno per le abitazioni, tenendo ben presente il principio di equità. Il sisma del 24 agosto 2016, invece, ha colpito molti piccoli centri dell’Italia centrale, costituiti in modo significativo da seconde case, la cui capacità ricettiva costituisce il motore economico di quel territorio”.

Così l’assessore regionale alle Attività produttive e Ricostruzione post sisma Palma Costi, replicando al capogruppo della Lega nord in consiglio regionale, Alan Fabbri, che ha presentato un’interrogazione alla Giunta volta a chiedere al Governo per gli emiliani colpiti dal sisma del 2012 gli stessi risarcimenti concessi ai terremotati del Centro Italia, dove tra gli interventi attesi per la ricostruzione sono previsti contributi per risarcire al 100% le seconde case, al 50% per quelle collocate fuori da centri storici e borghi caratteristici.

“Va ricordato- aggiunge Costi- che in Emilia si è ottenuto il 100% del risarcimento dei danni alle abitazioni a partire dal febbraio 2013, quando ancora poche domande erano state presentate e pochi contributi concessi. Così come in un secondo momento è arrivato il contributo per le seconde case pari al 50% del danno”.

L’assessore precisa che “prima il Commissario Errani e poi il Commissario Bonaccini hanno finalizzato il proprio impegno ad ottenere, in corso d’opera, provvedimenti migliorativi in favore del territorio colpito. Provvedimenti che guardassero oltre la ricostruzione: il rilancio dell’economia, la rivitalizzazione dei centri urbani”. Un esempio? Per Costi è “l’istituzione, avvenuta lo scorso anno, delle Zone Franche Urbane, che hanno permesso alle micro imprese dei centri storici di ottenere notevoli sgravi fiscali. Intanto, noi continuiamo a lavorare e a portare avanti ulteriori richieste, sempre rispetto alle necessità del nostro sisma. L’obiettivo è poter chiudere in modo corretto e puntuale la ricostruzione”.

Infine, aggiunge l’assessore, “sono quattro anni che ribadiamo la necessità di una legge nazionale sulle calamità naturali, che stabilisca norme chiare valide sull’intero territorio nazionale. Serve assolutamente, perché non si può ogni volta partire da zero. E mi pare- conclude Costi- di poter dire che siamo sulla buona strada, perché entro la fine di ottobre  verranno portati all’esame del Parlamento le modifiche al disegno di legge sulla Protezione civile. Certo, rimane sempre la necessità di definire specificità, a seconda del tipo di evento sismico con il quale si ha a che fare: ma ciò che è importante è che vi sia una base giuridica comune”.

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