Le dichiarazioni sui fucili da lubrificare, parlando di referendum, stanno creando problemi a Nunzio Tinchelli, consigliere del Movimento 5 Stelle di Mirandola, che le ha vergate su Facebook evocando le armi a commento di una dichiarazione di voto per il Sì fatta da un politico. Ieri il caso è stato sollevato da Repubblica, ripreso da La Zanzara e nonostante le scuse a latere del consigliere, hanno suscitato molta indignazione. E c’è chi ne chiede le dimissioni.
Il Movimento di Mirandola si è spaccato tra chi sostiene la linea di Tinchelli e chi se ne è immediatamente dissociato. Un gruppo di penstastellati sottolinea, in fatti che “I sottoscritti componenti della lista certificata del Movimento 5 stelle di Mirandola prendono le distanze dalle dichiarazioni fatte dal consigliere Nunzio Tinchelli sulla sua pagina fb oggetto del Vostro articolo del 22 novembre scorso, richiedendone le immediate dimissioni. Firmato: Stefania Bizzarro, Virna Modena, Luca Rebecchi, Vincenzo Reginella, Carmelo Salanitri”.
L’episodio certifica una spaccatura su un tema importante, e la richiesta di dimissioni arriva forte,