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Recupero Municipio e piazza Garibaldi, l’uomo della Giunta è Carlo Meletti

da | Nov 11, 2016 | Finale Emilia, Personaggi | 0 commenti

Carlo Meletti: è stato assessore di Finale Emilia per appena due ore

Carlo Meletti: è stato assessore di Finale Emilia per appena due ore

Carlo Meletti, l’assessore dal mandato più breve della storia di Finale Emilia, torna protagonista della vita politica della cittadina. Si occuperà del recupero del Municipio e di piazza Garibaldi. Il Consiglio comunale ha votato il conferimento di questo incarico a Meletti, la cui nomina era stata ritirata perchè per legge non si può indicare come assessore un parente del sindaco ma che era rimasto consigliere comunale eletto. Ora avrà la delega a seguire – senza poteri decisionali – questo importante tema della ricostruzione.

Come ha spiegato l’assessore Gianluca Borgatti “Per progetti così importanti l’ingegnere può essere di grande aiuto per risolvere problemi e verificare strada facendo le ipotesi di fattibilità e per venire in soccorso all’assessore competente che in questo caso è il sindaco. Il nostro territorio – ha proseguito Borgatti – vive fase delicatissima per la ricostruzione. La ricostruzione civile è in fase avanzata, tanto che la regione presto chiuderà il ricevimento dei Mude, diverso il discorso di ricostruzione civile e comunitaria, siamo ancora molto indietro, sono inutile le politiche abbiamo municipio teatro e piazze da ricostruire, tutti ci chiedono di rivitalizzare il centro storico ma finché non realizziamo queste opere saranno palliativi, prima dobbiamo riportare gli uffici in centro. Meletti è persona qualificata e competente. Ho piena e totale fiducia nell’ingegnere, conosco la sua tenacia e il spirito di servizio e credo possa svolgere bene questa attività”.

Le opposizioni osservano compatte come, però il tema ricostruzione è molto complesso e delicato, che attualmente p in carico al sindaco che ha fin troppe deleghe e che meriterebbe un assessorato ad hoc.

Dal Pd Andrea Ratti commenta: “E’ lavoro da assessore a tutto tempo, invece è delega al sindaco che ha tanti impegni, non vorrei che impegno possa essere svilito rispetto al tanto lavoro che c’è da fare. Serve competenza ma anche il potere di operare, strumenti che un consigliere delegato non ha. La Giunta deve ragionare sul dare una delega su questo tema” Elena Terzi, “Ci sarebbe stato bisogno di un assessore alla ricostruzione, e se c’è qualcuno disposto a dare una mano ben venga, i cittadini sono sempre i benvenuti finchè non si inceppino. Ma trippe deleghe al sindaco poi evidenziano difficoltà sulla gestione del tema ricostruzione”.

Stefano Lugli (Sinistra Civica):”Questo incarico richiede un impegno di primo piano, uffici e personale con cui il consigliere dovrà collaborare e probabilmente anche denaro da gestire. Tutto questo è incompatibile con il ruolo di consigliere delegato, che si presenta corretto nella forma ma che nella sostanza si caratterizza come un assessore aggiunto. Questa delega mette in luce, in realtà, il mal assortimento della giunta che abbiamo denunciato fin dall’inizio perchè accentra nelle mani del sindaco un numero troppo elevato di deleghe molto impegnative che evidentemente non riesce a seguire a dovere. Non si tratta dunque di rifiutare la disponibilità di un consigliere, ma di un fatto politico che ci parla di come la maggioranza corregge l’impostazioni sbagliata data alla giunta”.

Borgatti “La differenza sembra sottile ma non si tratta di assessore non ha potere decisionale ma consigliere che segue iter e sta dietro a questi problemi cercando di seguirli nel loro procedere quotidiano affinchè non si inceppino. e collabora con assessore e riferisce qui siamo messi bene, qui siamo messi male. non c’è nella di male, di sbagliato o di proibito. Se volessimo sottilizzare, la legge mette dei numeri obbligatori, ora solo 5 assessori, ognuno ha in capo un numero esorbitante di deleghe”.

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