Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Risparmio e dintorni – Guida alla finanza: il vocabolario economico (2^ parte)

da | Nov 22, 2016 | Rubriche, Economia | 0 commenti

RISPARMIO E DINTORNI

di Paolo Campedelli

Dopo “bail-in”, “bond subordinati” ed “ebitda”, proseguiamo il nostro vocabolario economico con altri quattro termini.

Cds: I credit default swap (Cds) sono strumenti finanziari derivati del credito che funzionano come polizze assicurative per chi vuole proteggersi dal rischio di insolvenza di un’emittente di titoli obbligazionari. Pagando un premio (misurato in centesimi di punto percentuale dell’importo che si vuole assicurare), qualunque investitore può comprare una polizza contro il default di qualunque emittente: azienda, banca o Stato. Chi gli vende la polizza (e incassa il premio) deve rimborsargli l’intero capitale investito nel caso in cui il default si verificasse, restituendo il valore nominale dei titoli obbligazionari coperti con i crediti default swap.

Duration: La duration è un indicatore sintetico sulla durata finanziaria di un titolo: in altre parole, la sua vita residua ponderata con il flusso di cedole che il titolare pagherà in futuro. Si usa come parametro per valutare gli investimenti obbligazionari su un titolo singolo o di un intero portafoglio, perché il suo valore – espresso in anni e giorni – esprime la data entro la quale l’investitore rientrerà in possesso del capitale che ha investito. Può essere utilizzato anche come indicatore dei rischi di investimento in bond: maggiore sarà la duration dello strumento acquistato, maggiore si annuncia l’esposizione dei titoli alla variazione dei tassi di mercato.

Eba: Eba sta per European Banking Authority, è l’Autorità bancaria europea: il sorvegliante delle banche dell’Unione. È quella che il 29 luglio, nel pomeriggio, a mercati chiusi, darà l’atteso esito sugli stress test (le simulazioni di solidità patrimoniale in funzione di diversi scenari) delle banche europee più rilevanti. Ha sede (per il momento) a Londra e il suo presidente è un italiano, l’economista Andrea Enria, già capo dei supervisori in Banca d’Italia. Costituita nel gennaio 2011 come parte dell’Esfs (European System of Financial Supervision), il sistema europeo di supervisione finanziaria, l’Eba è l’autorità indipendente che deve assicurare la regolazione e la supervisione dell’intero settore bancario in Europa. Il suo obiettivo, dice il sito, è «mantenere la stabilità finanziaria nell’Ue e salvaguardare l’ integrità, l’efficienza e il funzionamento ordinato del settore bancario». Inoltre deve contribuire alla costituzione del «libro delle regole» unico per l’Europa sulle banche. 
Euribor: L’Euribor (acronimo di Euro Inter Bank Offered Rate, tasso interbancario di offerta in euro) è un tasso di riferimento, calcolato giornalmente, che indica il tasso di interesse medio delle transazioni finanziarie in euro tra un panel di banche prevalentemente europee. Rappresenta uno degli indicatori del costo del denaro all’ingrosso (assieme al tasso di riferimento della Bce) ed è certamente più noto perché è il principale indice con cui vengono calcolate le rate dei mutui a tasso variabile. Da gennaio 2015 l’Euribor è finito sottozero. Quindi le banche anziché sommarlo devono sottrarlo allo spread.

(2– continua)

L’ARCHIVIO DI “RISPARMIO E DINTORNI”

Condividi su: