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Criminalità, a Mirandola accordo bipartisan per combatterla

da | Dic 21, 2016 | Mirandola, Lo sai che... | 0 commenti

Un fondo per le famiglie che installano sistemi di sicurezza e antintrusione; un altro fondo per manutenzione e acquisto di nuove telecamere; un sistema video per il controllo dei varchi di entrata più importanti della città; il via al progetto di “controllo di vicinato”; formazione di nuovi assistenti civici; continuare i controlli sui cantieri della ricostruzione. Queste, fa sapere una nota del Comune, sono solo alcune delle azioni concrete previste dall’ordine del giorno sulla sicurezza approvato all’unanimità nel Consiglio comunale di Mirandola che si è svolto martedì 20 dicembre. «Il fatto che tutte le forze politiche abbiano votato compatte – commenta il sindaco, Maino Benatti – è un bel segnale nei confronti della cittadinanza che è giustamente preoccupata, come noi, sullo stato della sicurezza. Questo tema non ha e non deve avere colore politico. Per questo motivo ringrazio tutti i consiglieri per il supporto fornito durante il dibattito».

L’ordine del giorno presentato dal gruppo consigliare Pd, con il sostegno de “I Mirandolesi”, è stato approvato anche da Forza Italia, Lega Nord e Movimento Cinque Stelle. Il documento dà conto che «negli anni si sono fatte molte cose» da parte di Comune e Unione, ma che ora «è importante rilanciare e proporre nuove esperienze».

Nel corso del dibattito sono stati aggiunti anche due emendamenti proposti dalla Lega Nord: «di concordare con tutte le forze dell’ordine una messa in rete dei sistemi di videosorveglianza pubblici dell’Unione, in modo che tutti gli operatori possano avere accesso immediato e diretto al sistema»; «di sollecitare il Governo affinché vengano costruite nuove carceri e coinvolgere i nostri Parlamentari Modenesi affinché si facciano portavoce dell’inderogabile esigenza dell’esercizio della certezza della pena». «Si trattava di due emendamenti pienamente condivisibili», spiega Benatti, che aggiunge: «All’inizio dell’anno si svolgerà il Comitato ordine pubblico che avevamo richiesto e, a seguire, incontreremo i sindacati di polizia e solleciteremo tutti i parlamentari modenesi di ogni orientamento politico, per risolvere il problema cronico della carenza di personale».

 

 

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