Troppa spazzatura, molta di più del consentito. E’ l’ipotesi di accusa su cui si basa la Procura che ha messo sotto indagine Riccardo Superbi, l’amministratore delegato della società di gestione della discarica di Finale Emilia, Feronia.
La notizia, riportata da Il Resto del Carlino in un articolo di Silvia Saracino, trapela dopo che il 15 dicembre negli uffici della discarica di via Redene Cremonine si erano presentati gli uomini della Guardia Forestale per perquisirli in cerca di documenti e consegnare un avviso di garanzia per l’amministratore delegato. Sotto la lente degli inquirenti le valutazioni fatte da Arpae, che valutando la quantità presente di rifiuti urbani e speciali non pericolosi avrebbe trovato irregolarità evidenti, che sono costate l’ordine di chiusura temporanea dell’impianto.
Si tratta , spiega il quotidiano, “di un filone di indagine ‘costola’ del più ampio procedimento che vede indagate 11 persone: l’ex sindaco Fernando Ferioli, metà della sua giunta e vari dirigenti di società, per presunti favoritismi negli appalti di gestione di attività e strutture sportive e ricreative”.