Due trentenni che vivono a Mirandola, originari del Sud Italia, un campano e un siciliano, sono stati arrestati dalla Polizia perché ritenuti responsabili della violenta rapina a mano armata avvenuta nella tabaccheria Pignatti di via Agnini a Mirandola, il mese scorso.
I due, di cui il campano con precedenti penali, da ieri sono agli arresti domiciliari.
L’indagine della polizia del Commissariato di Mirandola, coordinata nelle indagini dal sostituto procuratore Marco Imperato, è stata rapida ma molto accurata e complessa, partita subito dopo la violenta rapida che aveva fruttato un bottino da un migliaio di euro in contanti e 4000 euro in gratta e vinci, e in cui erano stati colpiti e minacciati con un cutter la proprietaria della tabaccheria e strattonato l’anziano padre che era al momento presente.
Sono state vagliate le immagini delle videocamere di sorveglianza, che hanno inquadrato i due scappare su una moto di grossa cilindrata che era stata modificata. Sono poi stati tenuti d’occhio i gratta e vinci. Via via che i ladri andavano a incassare i tagliandi vincenti nelle tabaccherie della Bassa, la segnalazione arrivava a Lottomatica che ha girato tutti i dati alla Polizia. Analizzando le immagini realizzate nel momento in cui i due presentavano i tagliandi, e confrontandole con l’archivio dei pregiudicati, si è arrivati al primo nome. Successivamente sono stati trovati anche gli indumenti usati durante il colpo, e il secondo complice a cui si è arrivati controllando l’automobile usata per andare a incassare i tagliandi.
I due ora sono ai domiciliari in attesa del processo.