Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Referendum, Lugli (Prc): “Vince la partecipazione, un successo non scontato”

da | Dic 6, 2016 | Finale Emilia | 0 commenti

“Con la netta vittoria del NO al referendum vince la Costituzione e viene sconfitto chi voleva restringere la sovranità popolare nel nostro paese. Con questa vittoria ci garantiamo la possibilità di continuare a lottare per il cambiamento, innanzitutto attuando i diritti costituzionali. Se avesse vinto il sì sarebbe stato tutto più difficile”. E’ il commento del segretario regionale di Rifondazione Comunista, il finalese Stefano Lugli, sull’esito del referendum costituzionale.

“Vista la sproporzione di risorse economiche in campo e con i media occupati in modo strabordante dal presidente del Consiglio questo successo non era scontato e proprio per questo assume un valore politico di straordinaria rilevanza – osserva Lugli – La sconfitta di Renzi segna anche la conferma della sua irresponsabilità politica. Non si è votato per delle elezioni politiche ma sulla Costituzione, e i tempi e il modo con cui Renzi ha rassegnato le dimissioni fanno parte dello stesso ricatto politico con cui il presidente del consiglio ha gestito tutta la campagna referendaria. Con il referendum si è ridata centralità al Parlamento, e ora il Parlamento deve discutere della crisi politica che Renzi ha aperto garantendo l’approvazione della legge di stabilità e dando a questo paese una legge elettorale che senza i trucchi di abnormi e incostituzionali premi di maggioranza consenta ai cittadini di tornare a votare al più presto.
La nettezza della vittoria fa sì che nessuno del variegato fronte del no se ne possa appropriare in modo unilaterale. Non hanno vinto Grillo, Salvini o Berlusconi, questa è una vittoria di tutti i cittadini che sono andati a votare per difendere la Costituzione nata dalla Resistenza, e deve far riflettere che siano stati proprio i più giovani a punire con maggior determinazione la riforma. Hanno capito che  – osserva il rifondarolo – era la chiusura del cerchio di una serie riforme come il jobs act e la buona scuola che hanno sottratto alla loro generazione le certezze e le prospettive che i loro padri hanno avuto e hanno pensato bene di affidarsi alla Costituzione e di non svenderla per un pugno di senatori.
Rifondazione Comunista si è spesa in tutta la Regione con determinazione in questa campagna referendaria, e ringrazio tutte e tutti coloro che assieme ai comitati per il no hanno animato con intelligenza e passione questa straordinaria campagna elettorale. Un ringraziamento particolare lo rivolgo all’ANPI, che fin dall’inizio del percorso di riforma costituzionale ha saputo prendersi sulle spalle una enorme responsabilità in un modo che solo i partigiani sanno fare”.

Condividi su: