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Chiusura bar Quartiere Ovest, Sc: “Scelte della Giunta fuori contesto”

da | Gen 19, 2017 | Finale Emilia | 0 commenti

Sulla chiusura del bar Sole e sapori del quartiere ovest a Finale Emilia interviene per Sinistra Civica Stefano Lugli. Commenta che “L’impressione è che questa sia la conseguenza del fatto che la giunta Palazzi affronta il tema della concessione in uso a terzi di strutture pubbliche in modo burocratico e senza esercitare un ruolo di indirizzo politico nella pubblicazione dei bandi”

Formalmente, spiega Lugli, “l’amministrazione si è infatti mossa in modo ineccepibile, ma se alla correttezza formale non corrisponde un vantaggio pubblico o, come in questo caso, si arreca un danno a privati e alla comunità allora vuole dire che la strada intrapresa è profondamente sbagliata.

Appare evidente che c’è un problema di metodo e di merito.

Di metodo perché le associazioni non possono essere messe “una alla volta” di fronte al fatto compiuto di un bando di gara per riottenere la gestione di uno spazio o di una sede, ma occorre che l’amministrazione avvii un confronto preventivo con tutte le realtà associative che utilizzano spazi pubblici per spiegare criteri e tempistiche con cui saranno gestite le riassegnazioni. Esiste un regolamento comunale per l’utilizzo degli spazi pubblici che offre alla giunta e alle associazioni priorità e criteri. Se la giunta non lo condivide lo può cambiare, ma quella di un regolamento mi pare la strada maestra per gestire in modo uniforme e trasparente il rapporto con le associazioni nella riassegnazione degli immobili/spazi pubblici.

Di merito perché gli immobili pubblici non sono tutti uguali così come le associazioni non possono essere considerate tutte allo stesso modo. Nella disponibilità del patrimonio comunale ci sono immobili pubblici dati a terzi e che ospitano associazioni che hanno finalità diverse e ricadute differenti sulla società. Così come ci sono associazioni che utilizzano spazi pubblici per attività che possono essere rivolte esclusivamente ai propri soci, oppure alla collettività, oppure ancora a supporto delle attività dell’amministrazione. Queste differenze fra le associazioni e nella tipologia d’uso degli spazi pubblici vanno valorizzate e la cosa più sbagliata è considerarle tutte allo stesso modo, perchè le ricadute sul tessuto sociale possono essere devastanti.

Abbiamo eletto un sindaco perché risolva i problemi della comunità, ma nel rapporto con le associazioni la giunta non sta esercitando il suo ruolo di indirizzo politico e si sta comportando come un ragioniere qualsiasi, che esercita il suo compito non curandosi del contesto in cui si muove”.

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