E’ stato rilasciato il giovane, trentenne, italiano del luogo, che è il principale sospettato di avere realizzato gli atti di teppismo che nelle scorsi notti hanno messo a ferro e fuoco il centro storico di Mirandola.
Le indagini stanno vertendo sull’uomo, un 30enne del luogo con piccoli precedenti legati alla droga, che avrebbe agito sotto effetto dell’alcol appena rientrato in treno da Bologna, secondo le risultanze dell’ascolto di testimoni e delle riprese delle telecamere di sorveglianza della zona. Sarebbe lui, insomma, il responsabile dei raid teppistici che tra il 9 gennaio e la notte del 13 gennaio hanno messo a ferro e fuoco il centro storico di Mirandola con almeno 13 auto distrutte, tombini divelti, contatori elettrici sradicati, vetrine dei negozi in frantumi, cassonetti del porta a porta vandalizzati.
Il centro storico in balia dei teppisti
Il 30enne era stato fermato dai Carabinieri subito, ma il reato per cui sarà indagato – danneggiamenti – non prevede l’arresto immediato se riguardano danni di lieve entità. Per cui è stato rilasciato e adesso è a piede libero. Ma le indagini continuano.