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Furti, rapine, scippi e borseggi: la provincia di Modena tra le più martoriate d’Italia

da | Feb 5, 2017 | In Primo Piano, Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero, Bomporto, Bastiglia | 0 commenti

I dati ufficiali registrano una “situazione di preoccupante crisi della legalità e della sicurezza nella Provincia di Modena”. Nel 2015 Modena si è negativamente classificata tra le prime 18 realtà d’Italia (su 110) colpite dal fenomeno della criminalità diffusa (scippi e borseggi), tra i 32 territori maggiormente colpiti dai furti in appartamento e tra i 35 maggiormente interessati dalle rapine. Lo spiega una nota del Comune di Modena, dando notizia del fatto che il sindaco della città e presidente della Provincia, Giancarlo Muzzarelli, ha chiesto un incontro urgente sulla situazione della legalità e della sicurezza nella Provincia di Modena.

“I Comuni stanno producendo uno sforzo straordinario – afferma Muzzarelli nel documento – per quanto di loro competenza, come videosorveglianza, impiego della Polizia municipale, coinvolgimento dei cittadini e programmi di riqualificazione urbana ed edilizia. Ma ci pare giunto il momento di approfondire seriamente il tema dell’adeguatezza degli organici, del personale e dei mezzi, che molto probabilmente in termini quantitativi non corrispondono più alle esigenze di una realtà come Modena che in pochi decenni è profondamente cambiata per la complessità e intensità dei fenomeni migratori, per la penetrazione della criminalità organizzata, per l’attrazione esercitata dalla ricchezza e dal benessere”.

I dati ufficiali registrano una “situazione di preoccupante crisi della legalità e della sicurezza nella Provincia di Modena”. Nel 2015 Modena si è negativamente classificata tra le prime 18 realtà d’Italia (su 110) colpite dal fenomeno della criminalità diffusa (scippi e borseggi), tra i 32 territori maggiormente colpiti dai furti in appartamento e tra i 35 maggiormente interessati dalle rapine.

“Non conosciamo ancora i dati ufficiali del 2016 – prosegue – ma le cronache quotidiane ci confermano che, se ci sono state variazioni, esse non sono state tali da modificare sensibilmente la realtà dei fatti e la preoccupazione dei cittadini e che, anzi, nell’ultima parte dell’anno si è verificata una forte recrudescenza di reati, particolarmente clamorosi e allarmanti”.

Per Muzzarelli, “altrettanto importante è valutare insieme come sviluppare tutte le potenzialità di collaborazione e coordinamento fra Stato ed Enti Locali previste dal Patto per Modena Sicura, rinnovato lo scorso 29 luglio, valorizzando e trasmettendo stimoli nuovi a consolidate politiche di cooperazione istituzionale, che vedono la realtà modenese da quasi un ventennio all’avanguardia nella sperimentazione e nella conseguente messa a sistema di azioni di prevenzione e contrasto”.

La richiesta del sindaco di Modena è quindi di effettuare un “incontro urgente” con una delegazione di sindaci modenesi “che ci consenta di fare il punto della situazione e di fornire risposte tempestive ed efficaci ai nostri concittadini”.

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