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Si sgonfia l’inchiesta Cpl Concordia, per Casari un’altra assoluzione

da | Lug 14, 2017 | In Primo Piano, Concordia | 0 commenti

Si sgonfia l’inchiesta Cpl Concordia sulle tangenti per la metanizzazione a Ischia. Roberto Casari, ex presidente del colosso cooperativo della Bassa, venne arrestato nel 2015 con l’accusa di aver pagato tangenti pagate per la metanizzazione dei comuni dell’isola campana. SEcondo la Procura di Napoli sarebbe stato individuato un sistema di corruzione basato sulla costituzione di fondi neri in Tunisia da parte di Cpl Concordia, con cui retribuire pubblici ufficiali per ottenerne i ‘favori’ nell’aggiudicazione di appalti.

Così non è. almeno per quanto riguarda Casari. La sentenza di proscioglimento arriva a poche settimane di distanza da un’altra decisione giudiziaria favorevole all’ex presidente CPl, che venne prosciolto da ogni accusa per l’affare fotovoltaico in Puglia.

Grande soddisfazione è stata espressa dalla difesa. 

“Il Gup del Tribunale di Roma ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere nei confronti di Roberto Casari nell’ambito di uno dei filoni di indagine originati dall’inchiesta della Procura di Napoli (PM. Carrano, Loreto e Woodcock) sulla società CPL Concordia – hanno spiegato in una nota gli avvocati- Come noto, a Napoli è rimasto solo il filone relativo al sindaco di Ischia Ferrandino (processo nel quale non è imputato Casari), mentre una parte dell’inchiesta è stata trasmessa per competenza territoriale a Modena (dove a distanza di 2 anni il processo non è ancora iniziato) e un’altra parte a Roma.  La difesa Casari, rappresentata dagli avvocati Massimo Vellani del foro di Modena, Luigi Chiappero e Stefania Nubile del foro di Torino e Luigi Sena del foro di Napoli, esprime grande soddisfazione per questa sentenza che si aggiunge al proscioglimento ottenuto solo pochi mesi fa per l’affare del fotovoltaico e demolisce un’altra parte delle accuse mosse al proprio assistito”

 

 

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