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Raccolte quasi 50 mila firme contro il maxi allevamento di maiali

da | Set 1, 2017 | In Primo Piano, Finale Emilia | 0 commenti

Si sta avvicinando molto rapidamente a quota 50 mila firme la petizione contro il maxi allevamento di maialiche dovrebbe sorgere a Finale Emilia, a cavallo del territorio di Bondeno. Proprio ai sindaci di questi due Comuni si rivolge l’appello lanciato dalla Leal Lega Antivivisezionista, che in pochi giorni, arrivati a venerdì 1 settembre, ha superato quota 49 mila firme.

Il progetto  prevede la ristrutturazione post sisma, infatti, di un allevamento zootecnico tra Finale Emilia e Scortichino, in via Quattrina S. Bianca, località meglio conosciuta come Argine Diversivo.

Al posto della vecchia struttura nascerà un allevamento più grande, capace di tenere in modo intensivo fino a 3 mila maiali da produzione e 900 scrofe. Si parla anche di un allevamento intensivo di pollame (con 85mila polli da ingrasso e 60mila galline). Sono già stati autorizzati due nuovi pozzi per tirare su l’acqua sotterranea, e sarà costruito un nuovo grande capannone e altri manufatti, e si interverrà anche sulle strade contigue come via Rovere, che verranno ristrutturate e potenziate.

LEGGI ANCHE: Arriva un maxi allevamento di maiali alle porte di Finale Emilia

Ecco il testo dell’appello contro il nuovo allevamento intensivo di polli e maiali

Nella zona di FINALE EMILIA E BONDENO é in progettazione un NUOVO MEGA ALLEVAMENTO INTENSIVO DI POLLI E MAIALI di proprieta’ della Societa’ Agricola Allevamenti Cascone S.S. Di Cascone Luigi E C. 
Per la precisione, si parla stavolta di allevamento intensivo di pollame (con 85mila polli da ingrasso e 60mila galline) e di suini, che farà posto a 3mila maiali da produzione (da oltre 30 chilogrammi) e 900 scrofe.

Come é ben noto questa zona é già fortemente impattata e degradata dalla presenza di altri allevamenti di questo tipo, di conseguenza riteniamo che un nuovo impianto di questa portata sia un peso eccessivo da tollerare per questo territorio pesantemente sfruttato da questi insediamenti.

Le Istituzioni, inoltre, non dovrebbero ignorare il fatto che, negli ultimi anni, Organizzazioni di portata Internazionale come l’ OMS e la FAO hanno espressamente invitato i Governi ad orientarsi verso una drastica riduzione del consumo di carne e derivati dal momento che il nostro PIANETA non riesce più a sostenere L’ IMPATTO PESANTISSIMO CHE GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI HANNO SULL’ AMBIENTE.

Alla luce di queste considerazioni, come si può pensare di continuare irresponsabilmente a dare vita a NUOVI MAXI ALLEVAMENTI INTENSIVI QUANDO INVECE OCCORREREBBE CERCARE DI CONTENERNE LO SVILUPPO?

CHIEDIAMO ALLE ISTITUZIONI INTERESSATE UNA VALUTAZIONE RESPONSABILE SULLA FATTIBILITÀ DI QUESTO PROGETTO CHE VA CONTRO A QUELLA CHE DOVREBBE ESSERE UNA POLITICA PIÙ ATTENTA ALLE PROBLEMATICHE AMBIENTALI SIA A LIVELLO LOCALE CHE A LIVELLO GLOBALE.

 

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