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Arrestato e portato in carcere il ladro seriale del centro commerciale

da | Ott 4, 2017 | Altri Comuni | 0 commenti

È stato portato al carcere di Sant’Anna nel pomeriggio di mercoledì 4 ottobre il ladro seriale arrestato dalla Polizia municipale di Modena nella serata precedente e processato per direttissima questa mattina.

L’uomo, un 43enne di nazionalità georgiano, I.I le iniziali, con diversi precedenti per furto con destrezza e furto in abitazione, era agli arresti domiciliari da marzo ma il giudice aveva disposto per lui il permesso di allontanarsi dall’abitazione in determinati orari della giornata per accompagnare i figli a scuola e per cercare un’attività lavorativa. Lo spiega una nota del Comune di Modena.

Verso le 18 di martedì 3 il pregiudicato ha però preferito andare all’ipermercato I Portali dove ha sottratto dagli scaffali diversi prodotti nascondendoli in un borsello che portava a tracolla per allontanarsi poi dall’apposita uscita senza acquisti, evitando in ogni caso di fare squillare il sistema d’allarme.

La singolare spesa condotta nei reparti profumeria e accessori per bicicletta senza passare dalle casse non è passata inosservata alle telecamere del sistema di videosorveglianza dell’ipermercato e l’uomo è stato rapidamente raggiunto da una guardia giurata dell’esercizio. Vistosi scoperto, ha estratto dal suo borsello un rasoio, una serie di lamette, un termometro e una borsa da bicicletta, il tutto ancora provvisto di dispositivi antitaccheggio; mentre da una seconda sacca che portava con sé sono comparsi articoli di abbigliamento sottratti a un altro esercizio della stessa galleria.

Subito è partita la segnalazione alla Polizia municipale: accompagnato al Comando di via Galilei e fotosegnalato, l’uomo, che era sprovvisto di documenti, è stato identificato e indagato anche per inosservanza alle norme sull’immigrazione oltre che per furto.  Gli accertamenti hanno consentito di verificare che la merce sottratta non aveva fatto squillare il sistema d’allarme perché il borsello in cui era stata nascosta era foderato all’esterno e all’interno da fogli di alluminio in grado di neutralizzare il sistema antitaccheggio.

La refurtiva, del valore di poco più di 100 euro è stata restituita ai proprietari; il borsello sequestrato e l’uomo condannato a un anno e quattro mesi di reclusione e al pagamento di 200 euro.

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