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Il sindaco di Finale dopo l’abbandono del Consiglio: “Uno spiacevole incidente tecnico”

da | Nov 8, 2017 | In Primo Piano, Finale Emilia | 0 commenti

“Uno spiacevole incidente tecnico”. E’ questa la definzione che Sandro Palazzi, sindaco di Finale Emilia, dà dell’esito del Consiglio comunale di martedì scorso, quando la maggioranza che lui guida, di centrodestra, ha abbandonato l’aula per evitare di andare sotto nel voto della variazione di bilancio che avrebbe permesso di liberare fondi per diverse inziative, come i lavori per il ponte, decretando l’irrituale fine della riunione pubblica per “abbandono di campo”. Le opposizioni erano rimaste senza parole per questo comprtamento, bollato come un “Gesto gravissimo” (il Movimento 5 Stelle), “Siamo allo sfascio” (Lista Civica per Finale Emilia), “Le conseguenze non sono indolori”, osservava Sinistra Civica . E la domanda più ovvia: “Palazzi ha ancora una maggioranza in grado di amministrare la città?”.

Sandro Palazzi

Sandro Palazzi

Il sindaco ricostrusce quello che è accaduto in Consiglio Comunale – definendolo come “la verità”, spiegando che erano “presenti 7 Consiglieri di maggioranza e 5 consiglieri di minoranza (uno mancante) , quindi nessun problema se non che 4 consiglieri di maggioranza hanno avuto diversi problemi personali nel presentarsi in Consiglio (salute, famiglia ecc)”.
Sulla variazione di bilancio, argomenta Palazzi, “Si sarebbe votato a favore e quindi nulla da eccepire, il provvedimento sarebbe tranquillamente passato. Il problema è che in questi casi occorre fare una doppia votazione (la seconda per la immediata eseguibilità), ma con una maggioranza di almeno 9 consiglieri. Altrimenti la delibera vale lo stesso, ma diventa eseguibile 15 giorni dopo la ratifica perchè deve essere affissa all’albo pretorio.
Per evitare di dovere aspettare 15 giorni per rendere eseguibile gli impegni di spesa, e dopo avere preventivamente chiesto alla minoranza se erano d’accordo ad andare in seconda convocazione (che è la sera del 9 novembre e a cui la minoranza ha detto no), si è scelto di uscire dall’aula per fare cadere la seduta e poterla riconvocare il 9 novembre (perdendo quindi solo 48 ore di tempo e questa volta senza l’obbligo dei 9 votanti)”.

Insomma, il sindaco Palazzi rimescola le carte e ribatte che si sarebbe trattato solo di “uno spiacevole inconveniente tecnico che non pregiudica nulla e che non ha nulla di politico dietro, come si vuole far credere”.
E chi pensa che il centrodestra sia alla frutta, pensa male: “La maggioranza è salda e coesa, la Giunta – declama il primo cittadino – è forte e determinata a risolvere i problemi ereditati da chi sapete, lavorando in piena armonia. Si è dovuto ricorrere a questo meccanismo semplicemente perchè siamo responsabili e non vogliamo far perdere tempo ai progetti che stiamo portando avanti”.

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