Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

TiPì, torna il Teatro Partecipato della Bassa, e parla di giustizia

da | Nov 16, 2017 | San Felice sul Panaro | 0 commenti

A San Felice sul Panaro tre giorni di teatro condiviso, tre appuntamenti per giocare, scrivere, creare. Al centro del lavoro collettivo, il tema della giustizia. Cos’è? Da chi dipende? Attraverso il linguaggio teatrale si cercherà di dare una forma a queste domande e alle tante possibili risposte.

Questo, in estrema sintesi, il cuore dei laboratori gratuiti e aperti a tutti attraverso cui Tipì – Stagione di Teatro Partecipato tornerà, a partire da domenica 26 novembre, nella Bassa, a San Felice sul Panaro. Gli incontri sono aperti a tutti, senza distinzione di età o esperienza. I laboratori rappresentano la prima fase di creazione di uno spettacolo che vedrà in scena attori professionisti e cittadini, nella primavera del 2018.

Nato nel 2016 e ideato dal gruppo teatrale Bassa Manovalanza sulla scorta delle precedenti esperienze di teatro insieme alle comunità colpite dal sisma del maggio 2012, il progetto TiPì vuole essere una ‘casa per la comunità’ – tipì , o tepee, la tenda conica dei nativi americani, è un termine che, in lingua Sioux, significa appunto “serve da casa” – e coinvolgere i cittadini della Bassa modenese in una riflessione insieme giocosa e serissima sui grandi tempi che costituiscono la vita di una collettività tra i quali, appunto, il concetto di giustizia, analizzato attraverso gli strumenti e le peculiarità del teatro.

Se da un lato i laboratori – che si svolgeranno, oltre che il 26 novembre, anche nelle domeniche 10 e 17 dicembre dalle ore 10 alle 17, presso la palestra delle scuole elementari di via R. L. Montalcini – avranno la funzione di analisi teatrale di meccanismi, relazioni, contraddizioni e rese sceniche del concetto giustizia, dall’altro serviranno per la creazione di materiali utili alla realizzazione della drammaturgia complessiva dello spettacolo Malvagio, che a marzo 2018 vedrà in scena il gruppo teatrale Bassa Manovalanza presso il Teatro delle Moline di Bologna.

Un giudice deve emettere sentenza definitiva. Come spettatori non conosciamo l’imputato, non conosciamo tutte le prove o la colpa, eppure ci ritroviamo all’atto finale di un processo che capiamo subito essere in bilico: nonostante dubbi morali, personali, alla pressione dei media, all’interpretazione dei codici, come rappresentante della legge, il suo verdetto deve essere chiaro, univoco e coerente con il Sistema di Leggi dello Stato.

Basta questa, come definizione di Giustizia? E soprattutto: vale ancora oggi? Vale a livello personale, vale al di là della coscienza?  Questi saranno gli spunti di Malvagio, un percorso possibile tra assoluzione e condanna. Cosa accadrà in caso di condanna? Come convivrà il giudice con questa decisione? Quali voci dovrà mettere a tacere, nella propria testa, per andare fino in fondo? E cosa produrrà questa scelta nella vita delle persone che deve giudicare? Cosa accadrà invece in caso di assoluzione? Il male troverà il modo di rigenerarsi? Quanti errori di giudizio si possono commettere? La struttura a costruzione ipotetica guiderà i partecipanti non tanto tra i cavilli burocratici che determinano il modo in cui viene comminata una pena, ma nei fragili, oscuri sentieri dell’animo umano, sia di chi deve giudicare, sia di chi subisce le conseguenze del reato commesso. Ricostruendo così, in un percorso a ritroso, l’imputazione, le ragioni personali e i condizionamenti sociali che provocano il crimine, si discuterà dell’origine dello stesso: ovvero, in definitiva, dell’origine del male.

Dopo il debutto bolognese, lo spettacolo verrà rimesso in prova e “aperto” alla partecipazione dei cittadini che avranno contribuito a idearlo, per arrivare a una nuova messa in scena “partecipata”, nella primavera del 2018.

“Siamo molto felici di poter riprendere con gli incontri di TiPì – spiega Irma Ridolfini, attrice e coordinatrice del progetto – perché a seguito delle precedenti esperienze nella bassa, Raccontare il territorio e Beni Comuni, si è creato un forte legame tra il nostro gruppo e questo territorio, legame che è proseguito con la prima stagione di teatro partecipato del 2016 e che non si è mai arrestato, arrivando sino a Malvagio. La cittadinanza ci è sempre stata molto vicino, supportandoci, partecipando a spettacoli e laboratori e facendoci sentire quanto importante fosse tentare ostinatamente di portare avanti un percorso di teatro partecipato in questi territori, così lontani dai grandi o medi centri di produzione culturale e, da questo punto di vista, a rischio marginalità. Ma le riflessioni, gli stimoli e i rapporti che la cultura può fornire e agevolare occorrono a San Felice come a Bologna, perché senza questi ogni comunità, grande o piccola, resterebbe un guscio vuoto. Siamo dunque entusiasti di poter riprendere questa avventura tutti insieme.”

 

Iscrizione obbligatoria. Per informazioni e iscrizioni inviare una mail a progetto.tp@gmail.com o consultare la pagina Facebook TiPì – Stagione di Teatro Partecipato

 

 

 

Condividi su: