Ampliamento discarica Finale Emilia, si decide il 23 gennaio. Lo rende noto Rifondazione Comunista, che in una nota a firma di Elena Govoni Segretaria del Circolo Rifondazione Comunista Finale Emilia, spiega come le motivazioni del rinvio pare siano da ricondurre alla complessità del progetto, che richiede maggiori approfondimenti.
Contemporaneamente al rinvio, ARPAE-SAC di Modena, ovvero l’ organo deputato al rilascio dell’autorizzazione all’ampliamento, ha inviato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo-Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna e le Province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, una richiesta di parere. Nello specifico ARPAE-SAC interroga la Soprintendenza sulla necessità di acquisire o meno pareri e nulla osta sull’area di proprietà di Feronia srl coinvolta dal progetto.
“Riteniamo – sottolinea la Govoni – questa decisione assolutamente positiva e indicativa del fatto, da noi più volte osservato, che questo 2. La zona nella quale dovrebbe realizzarsi questa enorme montagna di pattume ha storicamente una destinazione agricola di pregio e non deve essere sacrificata agli interessi del mercato dei rifiuti”.