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Ciclabile Tramuschio, venticinque anni di impegno civico per 300 mila euro di risparmio

da | Gen 12, 2018 | Mirandola, Basso mantovano | 0 commenti

Un chilometro di pista ciclabile che collega Tramuschio, frazione di Mirandola, a San Giovanni del Dosso, nel mantovano. Un chilometro che ha impiegato venticinque anni per essere realizzato e che è stato finalmente inaugurato lo scorso settembre.

Eppure dietro la costruzione di quest’opera pubblica c’è anche la determinazione di cittadini che si sono battuti in questi anni per vederla realizzata.

Come Paolo Baraldi e suo padre che dal 1992 seguono la vicenda. L’idea della ciclabile nasce appunto nel 1992 quando l’allora sindaco Corrado Neri promette la realizzazione dell’opera che avrebbe consentito ai cittadini di spostarsi più agevolmente visto che la frazione, ancora oggi, è sprovvista di banche, ufficio postale ed altri servizi essenziali. Promessa che viene ripresa dal successore Alberto Morselli e che, come racconta al nostro giornale Baraldi, rimane ancora una volta disattesa.

Bisogna aspettare la giunta guidata dal sindaco Luigi Costi, dal 1999 al 2009, per una proposta di ciclabile sul lato nord, ovvero quello di San Giovanni Del Dosso, che sarebbe costata 250 mila euro e, quindi, meno dispendiosa. Neanche questa, però, che pure aveva avuto l’ok del comune mantovano, viene realizzata.

Baraldi non demorde e nel novembre 2013 coinvolge il consigliere d’opposizione Guglielmo Golinelli perché porti in Consiglio comunale la questione. La mozione passa e una successiva delibera impegna la giunta e il sindaco a confrontarsi con il comune di San Giovanni del Dosso per concordare una specifica convenzione, per trovare la soluzione meno dispendiosa possibile e avviare l’iter burocratico. Questi ultimi anni sono segnati da rimpalli tra le Amministrazioni, come ad esempio – racconta Baraldi – un presunto finanziamento della Regione Lombardia che il comune di San Giovanni non ha mai visto e di cui non c’è traccia negli atti amministrativi. Fino alla nuova ennesima promessa, questa volta fatta in campagna elettorale nel 2014 dal candidato sindaco Maino Benatti. È in quell’occasione che viene proposta l’idea di realizzare la ciclabile per 580.000 euro ma sul lato sud e non su quello nord, dove sarebbe costata meno.

A questo punto della storia i Baraldi ingaggiano l’ultima battaglia, ovvero sostenere la realizzazione sul lato nord per una questione di risparmio per le casse pubbliche e di sicurezza per i cittadini. Battaglia che si conclude nel 2015 quando, carte alla mano, hanno mostrato all’Amministrazione che si poteva risparmiare, come poi è accaduto.

“Vorremmo chiarire – spiega ancora Baraldi al nostro giornale – che non siamo mai stati contro la realizzazione della pista ciclabile sul lato Sud, ma a nostro parere costruirla sul lato Nord permetteva di risparmiare denaro pubblico, utilizzando i restanti fondi per altre attività importanti per Mirandola o le frazioni, ed avere allo stesso tempo una maggiore sicurezza per i pedoni e ciclisti. Tutto questo è stato confermato dall’approvazione del progetto preliminare, e poi dal progetto definitivo ed esecutivo, per un costo di € 340.000, quindi un risparmio di soldi pubblici di € 240.000, deliberazione della Giunta Comunale n° 17 del 04/02/2016”.

Alla fine il costo dell’opera, i cui lavori sono iniziati a marzo dell’anno scorso, è stato di 280.000 euro con un risparmio per la collettività di 300.000 euro e la determinazione e l’impegno civico sono stati premiati.

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