Tre ragazze e tre ragazzi che entrano nella lavanderia selfservice di Tecla Petrosino, a Nonantola, per impossessarsi della cassa delle macchine lavasciuga senza però addivenire a nulla che non siano i danni e l’essere filmati dalle videocamere che li hanno ripresi.
E’ accaduto in un esercizio commerciale di servizio di lavanderia in via Cesare Battisti dove l’attiguo settore self service rimane aperto fino le 23, ora in cui il sistema di chiusura blocca le porte. Durante la domenica pomeriggio, quando la zona è più quieta, il gruppetto di adolescenti entra e salta sulle lavatrici. Poche decine di euro e alcuni danni, come i pannelli, rovinosamente spaccati. Pannelli che stanno sul retro delle macchine e oltre i quali c’è l’incasso.
A seguito di furti avvenuti nei mesi scorsi (ammontanti ad alcune centinaia di euro) sono stati protetti recentemente da una parete di ferro, dettaglio che la baby gang disconosceva. Le incursioni dei sei giovanissimi non sono andate oltre, ma la vicenda rimane grave per la strafottenza del gruppo ed il rischio oggettivo di una fedina penale non immacolata. I Carabinieri hanno visionato i filmati e stanno indagando.
“Uno dei ragazzi era incappucciato, è salito sulla macchina e ha rotto il pannello” spiega la signora Petrosino. “Sul retro c’è la cassa computerizzata e centralizzata ma la parete di ferro la protegge bene. L’impianto di allarme con avviso di chiamata ci avverte immediatamente su tutti i cellulari e telefoni di casa. Le incursioni di questi ragazzi, ormai individuati, si traducono in bravate. Ma sono bravate senza senso che possono condizionare il loro futuro. La denuncia l’abbiamo fatta e le indagini sono in corso. E’ opportuno che la smettano. Opero da quindici anni nel settore e ho cinque punti di lavoro. Bravate così inutili non le avevo registrate mai”.