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“Trovate tracce di amianto nell’acqua di Soliera”

da | Feb 4, 2018 | In Primo Piano, Soliera, In primo piano | 0 commenti

“Non fate bere ai nostri ragazzi quell’acqua”. L’appello dei genitori degli studenti delle scuole di Soliera è il nuovo aggiornamento della lotta all’amianto che si sta portando avanti a Soliera. Dopo la denuncia delle presenza del pericoloso materiale a due passi dagli istituti scolastici, ora si punta il dito contro l’acqua. Sì, perché le analisi portate avanti dall’Osservatorio Nazionale dell’Amianto comitato di Carpi hanno mostrato come nell’acquedotto di Soliera ci siano tracce di amianto. Non è una sorpresa, visto che gran parte delle condotte di acqua in tempi recenti sono state fatte in cemento-aamianto, e che sia a Carpi che a Novi erano state trovate, ma come è accaduto in queste ultime cittadine ora si chiede che anche a Novi venga avviata la bonifica delle acque pubbliche.

Ecco il comunicato stampa dell’Osservatorio Nazionale dell’Amianto sulla situazione a Soliera

Abbiamo rilevato la necessità di proporre un convegno informativo nel Comune di Soliera nel quale l’avv. Ezio Bonanni Presidente Nazionale ONA interverrà per relazionare sulle procedure normative da seguire per ottenere il riconoscimento delle patologie asbesto correlate, mentre il Prof. Giovanni Brandi ci illustrerà i risultati del suo studio di recentissima divulgazione.

Nello scorso Ottobre, alla ripresa dell’anno scolastico, un gruppo di genitori ci segnalò che nei pressi della Scuola d’infanzia N.Bixio di Soliera insistevano edifici con coperture in amianto in forte stato di degrado: Ona andò subito ad effettuare le opportune verifiche sul posto ed il riscontro, purtroppo, era positivo. Infatti, a meno di 100 mt dai locali della scuola si notava una copertura in cemento amianto frantumata e parzialmente divelta, mentre a circa 50 mt dai predetti locali si rinveniva un’altra copertura sita in un immobile diroccato: Ona ha pertanto provveduto tempestivamente ad effettuare la segnalazione agli uffici comunali preposti.

Ona contesta i ritardi nella bonifica, e soprattutto, a questo punto anche la violazione del piano di bonifica dell’amianto di tutto il territorio comunale, per la cui realizzazione è stata effettuata la mappatura degli edifici con l’ausilio dei droni, e ritiene inaccettabile che le predette coperture insistessero ancora in zone “sensibili”, così come definite dallo stesso protocollo redatto in commissione ambiente.

Ciò è un chiaro segnale di come, a nostro avviso, occorra una revisione dei siti mappati in prossimità dei plessi scolastici.

L’amianto ingerito fa male, lo dice un rapporto dello IARC, agenzia di ricerca sul cancro dell’organismo Mondiale della Sanità (OMS). Il rapporto recita:

“Esistono prove sufficienti per la cancerogenicità di tutte le forme di amianto per l’uomo. Provoca il mesotelioma, il cancro del polmone, della laringe, e dell’ovaio. Inoltre sono state osservate associazioni positive tra l’esposizione a tutte le forme di amianto e cancro della faringe, stomaco, colon-retto Esistono prove sufficienti negli animali per la cancerogenicità di tutte le forme di amianto Tutte le forme di amianto sono cancerogeni per l’uomo (gruppo 1).
-L’ingestione di amianto è considerata “esposizione primaria” al pari dell’inalazione (capitolo 1.5, pagina 225)

Esprimiamo, comunque, un elogio ad una amministrazione che ha accolto e realizzato il piano comunale per la bonifica dell’amianto elaborato e coadiuvato da Ona nelle fasi di realizzazione condivise.

I risultati raggiunti con l’erogazione degli incentivi alle bonifiche del primo anno non sono però stati raggiunti il secondo anno. una parte di incentivi benché stanziati non sono stati assegnati: questo è il motivo per il quale ci sarà un altro evento organizzato dall’osservatorio nazionale amianto che si aggiungerà a quello del 10 febbraio c.a.

Ma vi è di più!

ONA Carpi è da sempre in prima linea nello studio della tematica relativa alle condotte idriche in cemento-amianto: questo è un problema di enormi proporzioni, che è stato oggetto di dibattito nella comunità scientifica internazionale, sulla quale oggi nuovi studi evidenziano l’esistenza di un’associazione tra l’ingestione delle fibre e la genesi di tumori al fegato.

Il problema della migrazione di fibre di amianto nell’acqua potabile, che si è verificato nell’acquedotto di Carpi, innescato anche, ma non solo, dagli eventi sismici avvenuti nel maggio del 2012, è stato individuato dalla relazione del dott. Melchiorre (chimico delle acque incaricato da Aimag a condurre lo studio sulla rete idrica di Carpi): quest’ultimo ha affermato che la predetta migrazione delle fibre trae origine dalle proprietà chimiche dell’acqua,  la quale, per l’alto contenuto di solfati, non ha mai potuto creare quella “crosta calcarea”  in grado di isolare l’acqua condotta dalla matrice in cemento amianto. Tale fattore, che va unito alla vetustà della rete d’adduzione  risalente al 1959,la quale sfora il limite temporale di vita utile considerato tra i 30/ 50 anni dalla posa (risoluzione Parl. Eu 30 01 2013 – Commiss. ambiente sanità pubblica e sicurezza  alimentare n. 2012/2065 INI) è da tenere in preminente considerazione.

Inizialmente Ona è stata accusata di creare allarmismo divulgando i dati di Carpi: in realtà si cercava solo di dare coscienza e contezza dei fatti: infatti, Ona ha interrogato il ministero prima della sperimentazione del formulato a base di polifosfati e zinco, domande che sicuramente hanno influito sulla sua sospensione.

Ona ha sempre sostenuto che l’unica strada percorribile per tutelare la salute della cittadinanza fosse la sostituzione della rete idrica ed infine ci hanno dato ragione: così oggi Carpi è uno dei pochi comuni in Italia che ha avviato la sostituzione delle condotte in amianto.

Ma ritorniamo a Soliera.

La preoccupazione generata nei genitori dall’imposizione della somministrazione dell’acqua del “sindaco” è salita con l’inizio dell’anno scolastico,visto che al regolamento di refezione scolastica delle Terre d’Argine non sono state concesse le medesime deroghe di cui oggi usufruiscono solo i plessi scolastici di Carpi e Novi, in osservanza al principio di precauzione dovuta al ritrovamento di fibre d’amianto, consentendo l’uso della “ bottiglietta”.

Il timore che le condotte di Soliera potessero presentare gli stessi problemi di quelle di Carpi appariva più che giustificato.

Ona ha quindi programmato un campionamento dell’acqua di Soliera, dal quale avere le risposte che la cittadinanza ci chiedeva.

L’esito è stato positivo: è stata rilevata una concentrazione di 1272 ff/L,  che è molto inferiore al picco di

Carpi di 266.000 fibre per litro, ma in linea con molti altri rilevamenti di Carpi e di Novi.

ONA aveva richiesto di adottare maggiori controlli sulla presenza di fibre nell’acquedotto di Soliera,che tuttavia non sono stati fatti.

Per noi la relazione del prof. Melchiorre, il chimico delle acque al quale Aimag diede mandato di ricercare le cause della presenza delle fibre di amianto nella rete idrica, è applicabile anche a Soliera, in quanto i fattori causali sono gli stessi, il sisma, la vetustà delle condotte, e la chimica delle acque, che vengono captate a poca distanza dai pozzi di Carpi.

Infatti, dalla disamina degli dati pubblicati proprio da AIMAG, relativi alla qualità delle acque dei due acquedotti, si nota un valore quasi identico, suffragando il timore che anche l’acqua di Soliera non abbia mai potuto formare la crosta calcarea, da tutti ipotizzata come conseguenza dell’alto grado di durezza.

Il campionamento è stato effettuato in un punto pubblico sufficientemente rappresentativo della rete che comunicheremo agli enti di competenza e che divulgheremo durante il convegno, unitamente alle modalità adottate per individuarlo.

ONA rivolge un appello alle istituzioni tutte ad iniziare dal Sindaco della città di Soliera affinché si dia corso in modo sollecito alla totale bonifica della rete idrica. Invitiamo inoltre i Sindaci delle Terre d’Argine a riconsiderare l’uso dell’acqua di rubinetto come imposto dall’interpretazione dal regolamento di refezione scolastica, consentendo in via temporanea l’uso delle bottigliette anche nei comuni di Soliera e Campogalliano finora esclusi, e di dotare i plessi scolastici di sistemi filtranti in grado di eliminare la presenza delle fibre di amianto.

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