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Il nuovo auditorium di Finale Emilia sarà in via della Rinascita

da | Mar 25, 2018 | In Primo Piano, Finale Emilia | 0 commenti

La Giunta Palazzi punta lo sviluppo urbanistico di Finale Emilia facendo rotta sulla periferia. Qui, infatti, si intende costruire un nuovo auditorium che ospiti le attività culturali cittadine.

L’intenzione è farlo sorgere nel nuovo distretto scolastico di via della Rinascita, fra la scuola media Frassoni (che a breve dovrebbe riaprire dopo la scoperta che per la sua costruzione è stato usato cemento depotenziato) e la palestra.

Un po’ come accade a Mirandola insomma, dove l’Auditorium intitolato a Rita Levi Montalcini si trova nel cuore del distretto di scuole e biblioteca che forniscono un folto pubblico più o meno interessato alle iniziative che vi si tengono.

Per questo a Finale la Giunta ha deliberato di prevedere uno studio di fattibilità per via della Rinascita, facendo in contemporanea tramontare l’ipotesi di recupero, in questo senso, dell’ex discoteca che si trova nei giardini pubblici.

Contro tutto questo si scaglia Sinistra Civica, con una nota diffusa dal consigliere comunale Stefano Lugli.

L’AUDITORUM IN VIALE DELLA RINASCITA É UNA SCELTA SBAGLIATA

Riteniamo sbagliata la decisione della giunta Palazzi (assunta con delibera n. 60 del 22/3/2018: https://goo.gl/ZaLBxU) di realizzare un auditorium in viale della Rinascita, tra la nuova scuola media e il palazzetto dello sport. È sbagliata perché prima di costruire nuovi contenitori la priorità deve andare al recupero degli edifici pubblici inagibili all’interno di un’idea complessiva di città, che sindaco e assessori non hanno ancora maturato.

Proprio il percorso che ha portato la giunta a fare questa scelta è emblematico dell’assenza di una strategia che guidi la ricostruzione: a dicembre 2016 Palazzi ha proposto di realizzare l’auditorium acquistando l’ex discoteca presso i giardini, nel bilancio approvato a fine febbraio la realizzazione dell’auditorium era previsto in “zona da definire”, oggi assegna uno studio di fattibilità per collocarlo in viale della Rinascita.

Tutta la ricostruzione è stata caratterizzata dal decentramento dei servizi, dallo stallo del recupero degli immobili pubblici e dall’assenza di una regia complessiva. Palazzi continua sulla medesima strada, e così facendo non avremo mai una città con servizi distribuiti in modo equilibrato su tutto il territorio comunale. E, soprattutto, con l’ennesima collocazione di un servizio pubblico in periferia, anche in prospettiva, il centro storico rischia di diventare una zona residuale, con tutte le problematiche economiche e sociali che ciò comporta.

È per evitare scelte prive di uno sguardo sul futuro che ad avvio di legislatura era prioritario un nuovo piano regolatore costruito in modo partecipato che accompagnasse la rinascita di Finale Emilia. Palazzi ha detto no, evidentemente preferisce gestire il territorio in modo discrezionale.

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