Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Franceschini non passa a Ferrara, in regione il Pd perde l’11% dei voti sul 2013

da | Mar 5, 2018 | Elezioni | 0 commenti

Dario Franceschini perde nella sua Ferrara, mentre conquistano il proprio seggio alla Camera Beatrice Lorenzin a Modena e Graziano Delrio a Reggio Emilia.
Cade anche un altro ministro, Claudio De Vincenti, candidato in Emilia-Romagna. Al Senato passa, nonostante il derby a sinistra con Vasco Errani, l’ex presidente della Camera Pierferdinando Casini, mentre perde il confronto diretto Sandra Zampa.
Le sfide emiliano-romagnole in moltissimi casi hanno sovvertito il pronostico, con candidati del centrodestra che sono riusciti a sovvertire il pronostico in collegi considerati blindati dal centrosinistra. Quando devono essere ancora definiti gli ultimi risultati, la sfida complessiva dei confronti diretti nei collegi dovrebbe terminare con un sostanziale pareggio.

Crollo Pd in regione: -11% e non è più il primo partito

Anche se è riuscito, in alcuni casi sul filo di lana, a conquistare alcuni collegi, il Pd in Emilia-Romagna ha avuto una flessione di circa 11 punti percentuali rispetto alle politiche del 2013, attestandosi attorno al 26%. Un risultato pesante se si considera che, a livello nazionale, la flessione è stata di circa la metà. Per la prima volta da quando esiste, il Pd non è il primo partito in Emilia-Romagna visto che, quando mancano ancora alcuni seggi da scrutinare, si profila un sorpasso, sia pure per pochi voti, da parte del Movimento 5 Stelle. Il confronto è ancora più impietoso se si prendono altre tornate elettorali dove il Pd aveva raggiunto risultati migliori, come le regionali del 2014 (-18%) o le Europee del 2014 (-26%, esattamente la metà). Il dato ancor più preoccupante, soprattutto in vista delle elezioni regionali che dovrebbero svolgersi fra un anno e mezzo, è lo storico sorpasso della coalizione di centrodestra, mai avvenuto nemmeno nelle precedenti vittorie del centrodestra, di ben tre punti percentuali.

Senato: Casini ce la fa a Bologna, Lega avanza in Emilia. Si profila un 4-4 tra centrodestra e centrosinistra

Bocciature eccellenti come quello di Sandra Zampa, ma anche degli altri deputati uscenti Pagliari e Arlotti. Finisce con un pareggio, 4-4 tra centrodestra e centrosinistra la partita dei collegi al senato per l’Emilia-Romagna. Per il Pd è comunque una mezza debacle, forse peggiore delle più prudenti aspettative.
Per il centrosinistra, oltre al ravennate Stefano Collina, ce la fanno Pierferdinando Casini, che nonostante la sfida simbolo a sinistra con Vasco Errani (strabattuto, potrebbe entrare con il proporzionale), raggiunge il 34% e stacca gli avversari. Sul fino di lana e in extremis, dopo essere stati per ore sotto, la spuntano a Reggio Emilia Vanna Iori (dato non definitivo) e a Modena Edoardo Patriarca.
Dei quattro deputati del centrodestra, due eletti sono leghisti: Pietro Pisani a Piacenza, Maria Saponara a Parma. A Ferrara Alberto Balboni di Fratelli d’Italia ha battuto Sandra Zampa, mentre da Rimini approda al Senato uno storico esponente di Forza Italia come Pietro Barboni.

Camera: finisce 9-8 per il centrosinistra all’uninominale

E’ finita 9-8 per il centrosinistra la sfida per i collegi alla Camera. Il centrodestra, però, è avanti al centrosinistra di circa 3 punti.
Il centrosinistra ha vinto sette collegi con esponenti del Pd (fra cui Graziano Delrio, Andrea De Maria e Marco Di Maio, insieme a Gianluca Benamati, Francesco Critelli, Antonella Incerti e Alberto Pagani), uno con Insieme (Serse Soverini) e uno con Civica Popolare (Beatrice Lorenzin).
Per il centrodestra, invece, approdano a Montecitorio cinque leghisti (Giovanni Battista Tombolato, Laura Cavandoli, Elena Raffaelli, Emanuele Cestari e Maura Tomasi, due per Forza Italia (Simona Vietina e Benedetta Fiorini) e uno di Fratelli d’Italia (Tommaso Foti).
Resta a bocca asciutta invece il Movimento 5 Stelle che eleggerà dei parlamentari solo con la parte proporzionale.(Ansa)

LEGGI ANCHE: 

Condividi su: