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Novi, ecco come sarà la nuova casa residenza per anziani

da | Mar 8, 2018 | Novi, Salute | 0 commenti

Con la recente partenza del cantiere l’Amministrazione Comunale e le Terre d’Argine hanno deciso di organizzare, mercoledì 7 marzo a Novi di Modena, una serata di presentazione della struttura, alla presenza dei tecnici e dei professionisti che hanno lavorato al progetto ed alla futura gestione del servizio.

“E’ un grande orgoglio poter comunicare l’inizio del cantiere di questa struttura tanto attesa dai cittadini” esordisce il sindaco di Novi di Modena Enrico Diacci “perché costituisce non solo una riconquista identitaria del territorio ma porta, assieme al Care Residence di prossima inaugurazione, due servizi fondamentali per la salute ed il benessere di tutta la comunità. Perché è nella cura e nel sostegno della parte fragile della popolazione che si misura il senso civico di un territorio”

Il presidente delle Terre d’Argine Alberto Bellelli prosegue e inserisce la partenza di questo servizio in quadro più ampio “La nuova Casa Residenza per Anziani va vista come una struttura a disposizione dei quattro comuni. L’unificazione su tutto il territorio del regolamento di accesso ai servizi socio-assistenziali e la necessità di poter usare tali strutture per dimissioni protette, che possano proseguire le cure senza ospedalizzare il paziente, hanno ricadute comuni su tutti e 4 i territori ottimizzando le spese e alleggerendo le strutture ospedaliere”.

Nel marzo 2017 è stato stipulato l’atto di costituzione del diritto di superficie, per la durata di 36 anni, a favore dell’ ATI composta da “Welfare Italia s.p.a.” di Reggio Emilia e della Cooperativa Sociale “La Pineta” di Reggiolo. L’Associazione Temporanea di Imprese si occuperà non solo della costruzione ma anche della relativa gestione della struttura.

Sono intervenuti Antonella Spaggiari (Welfare Italia Spa), Monica Venturi (Pres. Coop. La Pineta), Roberto Vagni (Archilabo s.r.l.), Stefania Ascari (Direttore Distretto sanitario ASL di Carpi), Paola Elisa Rossetti (Responsabile Ufficio di Piano TdA, Cristiano Terenziani (Amministrore Unico ASP Terre d’Argine) e Luca Bosi (Presidente SiCrea). Ognuno, per la parte di propria competenza ha ribadito un concetto fondamentale: non è la struttura ad essere protagonista del il progetto ma l’utente che andrà ad abitarla. Anzi le persone ed il loro benessere, che si può concretizzare solo attraverso la possibilità di differenziare gli interventi socio-sanitari.

L’area oggetto dell’intervento, acquistata dal Comune di Novi di Modena nel 2014 per un costo di circa 200.000 Euro, si trova in via Don Minzoni (fronte Caserma dei Carabinieri). Dal punto di vista progettuale si è optato per una struttura che ricorda le vecchie corti di campagna, ampia (3.600 mq) e su un unico piano. I posti letto sono 75 (di cui 60 accreditati) dislocati in camere singole, camere doppie ed in un’ala interamente dedicata alla senilità e all’Alzahimer. La presenza di diverse aree verdi, alcune delle quali attraversate da corridoi vetrati, di una piazza aperta al centro della struttura e di spazi differenziati a seconda delle attività, consente agli utenti di poter vivere la struttura secondo le proprie esigenze. Sono inoltre previsti 4 mini-alloggi per anziani autosufficienti. La durata dei lavori è stimata in circa due anni e si presume la fine dei lavori a metà 2019 per un costo complessivo pari a circa 7.000.000 di Euro. Sarà allestito infine un impianto fotovoltaico in grado di fornite circa il 40% del fabbisogno energetico della struttura.

L’organizzazione della struttura prevederà, a pieno regime, la presenza di circa 50 addetti con medici, fisioterapisti, infermieri e operatori socio-sanitari che andranno a gestire ogni singolo caso attraverso un PAI – Piano Assistenziale Individuale. Sono previsti inoltre spazi a disposizione delle associazioni di volontariato per poter garantire l’inserimento della struttura all’interno del territorio attraverso animazioni, incontri e piccoli laboratori. La circolarità degli interventi messi in campo spazia quindi su diversi livelli: da quello medico a quello assistenziale, da quello dell’integrazione sociale e quello della quotidianità (igiene, alloggio, cucina ecc…). Non mancherà una particolare attenzione alle famiglie degli utenti che troveranno  nella struttura un concreto appoggio per i propri bisogni.

La sfida è importante, soprattutto in relazione a due dati assolutamente inconfutabili: la vita si sta allungando e la popolazione sta invecchiando. Si stima infatti che nel 2035 circa il 30% della popolazione sarà nella fascia anziana. L’importanza quindi di strutture come questa, alla luce anche di una crisi economica che fa emergere nuove criticità, è assoluta, fondamentale e per dirla con le parole di Pierangelo Bertoli “ Guarda avanti, con lo sguardo dritto e aperto nel futuro”.

“Ecco perché questa struttura è così importante” conclude il Sindaco Enrico Diacci “Perché porterà progresso e opportunità (anche lavorative) sul nostro territorio nella misura in cui sarà in grado di trasformare tante singole criticità in un’unica e comune risorsa”.

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