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Le piazze del Primo Maggio nella Bassa

da | Mag 1, 2018 | In Primo Piano, Mirandola | 0 commenti

Iniziative a Mirandola, San Possidonio, Finale Emilia, Soliera e Carpi. A Modena coinvolti gli studenti delle scuole. “Sicurezza: il cuore del lavoro” è il tema della festa nazionale del 1° Maggio 2018 di Cgil Cisl Uil che quest’anno si tiene a Prato, città che rappresenta un’importante e simbolica realtà industriale dove il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è fortemente sentito. A Prato terranno il comizio i tre segretari Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.
La sicurezza sul lavoro è diventata una vera e propria emergenza in tutto il Paese come dimostrano le notizie di cronaca che quasi quotidianamente riferiscono di infortuni, anche gravi e addirittura mortali.
Anche nella nostra provincia, Cgil Cisl Uil ribadiranno dai palchi delle manifestazioni l’impegno per la legalità, il lavoro regolare e di qualità, la difesa delle condizioni di vita delle persone, lo sviluppo socialmente e ambientalmente compatibile. E ribadiranno a gran voce che non è giusto morire a causa del lavoro, che non ci si può ammalare sul posto di lavoro e che non si può e non si deve accettare di lavorare in condizioni pericolose o rischiose. Sono previsti in diverse manifestazioni interventi di Rls (rappresentanti lavoratori per la sicurezza) che porteranno la loro esperienza sul posto di lavoro.
A Modena città la festa del 1° Maggio si caratterizza da alcuni anni per la presenza dei giovani e anche quest’anno vi sarà la partecipazione degli studenti del liceo musicale Sigonio, della scuola media Marconi, e del liceo artistico Venturi.
La giornata di festa si apre infatti alle ore 9 in piazza Roma dove parte la Wind Band del Liceo musicale Sigonio per una marcia musicale lungo le strade del centro storico. Arrivo della street band in piazza Grande dove alle 10.45 è prevista una breve esibizione musicale del gruppo delle scuole medie Marconi con brani di musica leggera dedicati a pace e lavoro. A seguire l’intervento di Manuela Gozzi segretario Cgil Modena.
Dopo il comizio, intorno alle 11.15 inizio del concerto dell’orchestra e degli ensemble da camera del liceo musicale Sigonio che proporranno brani di musica pop e musica leggera, intervallati da brevi presentazioni.
A partire dalle ore 10 gli studenti del liceo artistico Venturi daranno vita a estemporanee di pittura sul 1° Maggio, mentre per tutta la mattinata sarà presente in piazza Grande la mostra con i loro lavori realizzati durante l’anno.
Durante tutta la manifestazione distribuzione di garofani, coccarde e palloncini colorati. La festa del 1° Maggio a Modena gode del patrocinio del Comune e del sostegno degli sponsor Gruppo Pace, Methodo, Master Voice e Unipol. Chiusura delle celebrazioni intorno alle ore 12.30. In serata spettacolo teatrale co-promosso da Cgil-Cisl-Uil insieme ad Ert, Fondazione teatro comunale Modena, Remc e Comune di Modena e con il contributo di Bper Banca. Lo spettacolo, “Oriele e la fabbrica del tabacco” di Elena Bellei con la consulenza drammaturgica di Emanuele Aldrovandi sulla storia delle operaie della Manifattura Tabacchi nel ventennio fascista, è a ingresso gratuito. I biglietti si ritirano presso l’Urp del Comune e lo sportello Iat di piazza Grande e presso le sedi dei Quartieri 2, 3, 4.

A Carpi ritrovo alle ore 9.30 ritrovo presso le sedi sindacali carpigiane, corteo per le vie della città in partenza alle ore 10, insieme ai manifestanti provenienti in bicicletta da Soliera e con l’accompagnamento della banda cittadina. Arrivo in piazza Martiri dove è previsto l’intervento sindacale alle ore 10.30 di Luigi Tollari segretario Uil Modena e Reggio Emilia.
Presenti in piazza Martiri i Sindaci dell’Unione Terre d’Argine con il gonfalone, gli stand delle associazioni di volontariato e laboratori creativi e di riciclo a cura della cooperativa sociale “Giravolta”.
Nel pomeriggio, presso il cortile d’Onore di Palazzo Pio, alle ore 15 (e sino alle 16.30), concerto di Primavera del Corpo Bandistico Città di Carpi che eseguirà una serie di marce di diverso carattere, da quelle classiche a quelle contemporanee, musica da film, unitamente a brani tradizionali e inni classici per il I° Maggio.
In piazza Martiri, dalle ore 17 alle 19, concerto in collaborazione con il circolo Arci di Carpi Kalinka, della Banda musicale itinerante San Crispino, 10 pazzi romagnoli… la Street Band più scatenata, trasgressiva, scalmanata d’Italia! Ottoni, legni, percussioni e chitarra, tutti in canotta e fazzoletto a quattro nodi. Con un repertorio di valzerini e polke della tradizione romagnola e non, alcuni funkettoni stile New Orleans, sigle tv, brani popolari italiani e stranieri, un po’ di raggae e ska, sound balcanici, ma anche disco-music e techno.
In serata, al cinema Ariston di San Marino, alle ore 20.30 proiezione unica a ingresso ridotto, del film “Nome di donna” (drammatico, Italia-Francia 2018) di Marco Tullio Giordana con Cristiana Capotodondi e Michela Cescon. Il film affronta il tema delle molestie sul lavoro attraverso la figura della protagonista Nina che lavora in una residenza per anziani facoltosi della provincia lombarda. Un mondo elegante, quasi fiabesco. Che cela però un segreto scomodo e torbido. Quando Nina lo scoprirà, sarà costretta a misurarsi con le sue colleghe italiane e straniere, per affrontare il dirigente della struttura, in un’appassionata battaglia per far valere i suoi diritti e la sua dignità.
Tutte le iniziative del 1° Maggio a Carpi godono del patrocinio dell’Unione Terre d’Argine e si avvalgono del contributo di Abitcoop, Cmb, Gulliver cooperativa sociale e Sinergas.
A Soliera tradizionale ritrovo la mattina alle ore 8.30 in piazza Lusvardi con partenza alle ore 9 della biciclettata per Carpi, arrivo alle ore 10 con partenza del corteo da via Fassi. Nel pomeriggio alle ore 15, appuntamento consolidato da anni con la festa dei sindacati pensionati Spi/Cgil, Fnp/Cisl, Uilp/Uil e Cupla presso la casa protetta “Sandro Pertini” con orchestra e rinfresco per tutti i partecipanti, ospiti, operatori, familiari e cittadini.
A Mirandola il 1° Maggio inizia alle ore 9.30 con il ritrovo del corteo in piazzale Costa dove partirà il corteo. Prima della partenza, ai partecipanti sarà offerta la colazione presso la sede Cgil di Mirandola.
Partenza del corteo alle ore 10 e dopo la sfilata per le vie cittadine, con l’accompagnamento delle filarmoniche “Andreoli” e “Diazzi”, ritrovo in piazza della Costituente, dove alle ore 11 è previsto l’intervento di Carlo Preti responsabile di zona Cisl Emilia Centrale.
A Finale Emilia nel pomeriggio (ore 14.30-19.30) in piazza Verdi tradizionale concerto “1° Maggio in musica” dei gruppi giovanili locali.
Nel pomeriggio in piazza Andreoli a San Possidonio alle ore 16.30 donazione della famiglia Gilioli di un defribillatore al Comune, intervengono il sindaco Rudi Accorsi, i volontari della Croce Blu di Concordia e della Protezione Civile di San Possidonio. Sarà in funzione lo stand gastronomico con gnocco fritto e alle ore 17 concerto dei Krasì…Musiche dal Sud, con musica popolare, pizzica, balkan, folk e rock.

A Castelfranco Emilia concentramento del corteo alle ore 9.30 in piazza Aldo Moro. I partecipanti accompagnati dalla banda cittadina, sfileranno insieme ai tradizionali mezzi agricoli e industriali delle Associazioni di categoria in corso Martiri, in via Circondaria Nord e sino a piazza della Vittoria, dove si terrà alle ore 11 l’intervento di Maurizio Brighenti responsabile di zona Cisl Emilia Centrale. Tradizionale distribuzione in piazza di garofani. Saranno presenti i sindaci e gli assessori del distretto Unione del Sorbara con i gonfaloni.

E oggi si commemora la tragedia di Mercato Saraceno

“Priorità al lavoro, sfida quotidiana e vero obiettivo di questa legislatura. E priorità alla sicurezza: siamo pronti a fare tutto ciò che serve perché nessuno debba più temere per la propria vita sul posto di lavoro”. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, il Primo Maggio, Festa dei lavoratori, sarà alle 11 a Mercato Saraceno, in provincia di Forlì-Cesena, per il 70^ anniversario della tragedia del crollo dello Zingone. Nel pomeriggio del 30 aprile 1948, nella piccola frazione di Montecastello cedettero la grande arcata di cemento e le impalcature di sostegno del ponte sul fiume Savio, seppellendo sotto le macerie gli operai impegnati nella ricostruzione dell’infrastruttura danneggiata dopo il bombardamento del 1944 da parte dei tedeschi. Morirono 19 lavoratori e altri 20 rimasero feriti per quella che è la più grave tragedia sul lavoro dell’Italia repubblicana. “Il lavoro è progettualità, autonomia, è dignità e sicurezza, diritto della persona- sottolinea Bonaccini– e a maggior ragione nel ricordare tutti coloro che hanno perso la vita o che hanno subito infortuni lavorando dobbiamo riaffermare l’assoluta necessità del rispetto di leggi volute per la tutela di chi lavora, proprio per non vanificare l’assurdo e inaccettabile sacrificio di tanti, ieri come oggi. Anche per questo raccogliamo l’appello che arriva dai sindacati, che hanno voluto mettere la sicurezza sul lavoro al centro del Primo Maggio e come Regione non lasceremo nulla di intentato, a partire da un maggior numero di controlli”.
Insieme all’assessore regionale al Lavoro, Patrizio Bianchi, in occasione della Festa dei lavoratori ricordano come “Il lavoro rappresenti un valore in sé, perché offre dignità, perché consente davvero di sentirsi liberi, perché costituisce – e la storia ce l’ha insegnato – una potente barriera a difesa della democrazia”.

“E’ la nostra Costituzione che ci dice che ‘L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro’. Lo afferma nel primo articolo, tra i principi fondamentali, non nelle disposizioni finali. E questo non è un caso, ha un significato preciso: ci dice che il lavoro sta a fondamento della Repubblica”.

“Ma questo non basta, non può bastare- proseguono Bonaccini e Bianchi– perché l’impegno di chi guida le Istituzioni è quello di mettere in pratica i principi. E noi lo stiamo facendo, dal primo giorno di questo mandato, stabilendo il lavoro come l’autentica priorità. Lo abbiamo fatto, in primo luogo, con il Patto per il Lavoro, condiviso con sindacati, imprese, enti locali, università, associazioni del Terzo settore, affinché tutta la società regionale fosse orientata al medesimo obiettivo”.

“A quasi tre anni dalla firma- proseguono- in Emilia-Romagna è stato raggiunto il tasso di occupazione del 68,6%, a livello nazionale secondo solo al Trentino-Alto Adige. Dal 9% di inizio mandato, nel gennaio 2015, la disoccupazione è scesa al 6,5%, con città che hanno già raggiunto la piena occupazione tanto da segnalare oggi la mancanza di manodopera qualificata”.

“Ci basta? No, non ci basta- affermano- perché siamo convinti che ci siano ancora margini importanti per la crescita dell’occupazione. Ma puntare alla piena occupazione vuol dire puntare alla buona occupazione, riducendo il precariato e affermando il pieno rispetto delle norme che tutelano la sicurezza dei lavoratori”. “L’anno scorso in Emilia-Romagna sono diminuiti gli incidenti mortali ma sono aumentati gli infortuni: un bilancio che comunque non accettiamo, che non vogliamo accettare, e rispetto al quale, con più controlli e un’alleanza con tutti gli enti che hanno competenza in materia, siamo pronti a fare tutto ciò che serve perché nessuno più debba temere per la propria vita sul posto di lavoro. Più controlli e anche più poteri per attivarli con ancora maggiore efficacia sul territorio, visto che abbiamo chiesto che questa competenza fosse inserita fra quelle previste nel progetto per una maggiore autonomia dell’Emilia-Romagna sottoscritto con il Governo”.

“Più lavoro, ma anche più sicurezza. Non è uno slogan- chiudono Bonaccini e Patrizio Bianchi– ma un impegno. Forse il migliore augurio per il Primo Maggio”.

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