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Spazi a chi si dichiara apertamente fascista a Finale, la rabbia dell’Anpi

da | Mag 18, 2018 | Finale Emilia | 0 commenti

La decisione di non vietare spazi pubblici anche a chi si dichiari apertamente fascista continua a creare dibattito a Finale Emilia. Le opposizioni unite hanno dato notizia della scelta della maggioranza di centrodetsra in Consiglio Comunale, e anche a causa della puntualizzazione sia della Lega Nord che della lista che fa capo al sindaco Palazzi, l’associazione partigiani non nasconde la sua rabbia per quanto accaduto.

La Sezione ANPI di Finale Emilia, esprime la propria ferma condanna nei confronti della Giunta Comunale di Finale Emilia, per aver respinto la nostra richiesta, allegata alla mozione della minoranza discussa durante la seduta del Consiglio Comunale del 12 maggio, che proponeva di portare delle modifiche al regolamento comunale per la concessione di spazi pubblici, vietandone l’uso a quei soggetti che non si dichiarino antifascisti e antirazzisti, venendo così meno al rispetto dei valori fondanti della nostra Costituzione.

Allo stesso tempo, l’ ANPI esprime la propria indignazione e si sente pesantemente offesa, dalle gravissime affermazioni della Consigliera della Lega, Agnese Zaghi, la quale ha dichiarato che non c’è alcun collegamento tra antifascismo e Costituzione e che il pericolo, per il nostro paese, è costituito non dai fascisti ma dagli antifascisti che, a suo avviso, sono violenti e simpatizzano verso chi compie atti di terrorismo.
L’ANPI, chiede alla Consigliera Zaghi di ritirare immediatamente tali affermazioni, prive di qualsiasi fondamento e di presentare pubblicamente le proprie scuse, verso gli antifascisti portatori di valori ed ideali inseriti nella nostra Costituzione, nata dalla lotta contro il nazifascismo e profondamente intrisa di antifascismo in ogni suo articolo.
La stessa indignazione e condanna viene espressa al Consigliere Carlo Meletti, appartenente alla lista che fa capo al Sindaco, il quale sostiene che il fascismo è un opinione come le altre, quando è vero esattamente il contrario: il fascismo e la diffusione del suo pensiero costituiscono un reato e un articolo della Costituzione dice che è vietata la ricostituzione del disciolto partito fascista sotto qualsiasi forma.
Con il respingimento della nostra richiesta, il sindaco Palazzi e la maggioranza di destra che lo sostiene, hanno di fatto scelto, avvalorando tesi del tutto prive di qualsiasi riscontro e fondamento reali, di disconoscere gli ideali e i valori antifascisti della Costituzione della Repubblica Italiana e di concedere l’ utilizzo di spazi pubblici alle organizzazioni fasciste. Invitiamo pertanto il Sindaco Palazzi e la maggioranza che lo sostiene ad una seria riflessione, scevra da qualsiasi fuorviante ideologia e basata sulla veridicità storica dei fatti, affinché rivedano la loro posizione, e proclamino la loro piena adesione all’antifascismo e ai valori della Costituzione.

 

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