Da Trieste a Capo Nord, 30 giorni di viaggio in bicicletta per un fine nobile, per aiutare un progetto solidale in favore dei bambini diversamente abili (qui e sotto la fotogallery l’approfondimento): il viaggio del mirandolese Davide Gaddi è cominciato venerdì 1 giugno, e SulPanaro.net lo seguirà giorno dopo giorno attraverso le sue parole, i suoi racconti e le sue foto. E una mappa aggiornata giorno dopo giorno.
12 giugno, Kaunas (Lituania)
Bici inforcata di nuovo, e stavolta per recuperare ho fatto 197-198 km circa e così sono arrivato a Kaunas, in Lituania, nuova frontiera passata e nuova nazione.
Oggi per la prima volta sono anche caduto: non mi sono fatto niente, ma è successo che a un certo punto ho incrociato un pulmino che ha alzato un enorme polverone – eravamo su una ciclabile di sabbia, non esattamente le migliori ciclabili che possano esserci… – e per scansarlo mi sono spostato di lato e sono caduto, ma nulla di che. Durante il tragitto ho preso tanta acqua, perché pioveva, ma l’aspetto positivo è che il vento soffiava da ovest verso est, e questa per me è stata una manna, perché ero a favore di vento e ho potuto andare avanti molto meglio.
In Lituania ho visto sinora paesi piccolissimi, ma sono anche passato accanto ad un carcere costruito in era sovietica. Ogni tanto poi, nelle ciclabili si devono superare i passaggi a livello, e qui non ci sono sbarre né semafori: semplicemente, bisogna guardare se arriva il treno oppure no. Ad uno di questi, oggi ho incontrato un papà con un bimbo piccolo, tutto entusiasta per averlo visto. Sono sempre cose molto belle da vedere, perché l’innocenza e lo stupore dei bambini di fronte a ciò che noi diamo per scontato è sempre splendida.
Direzione nord, ancora, e intanto ho già cambiato fuso orario: qui siamo un’ora avanti rispetto all’Italia.
(Davide)
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LA MAPPA
IL PROGETTO
Il viaggio di Davide è a favore dell’Azienda Agricola e Sociale Villa Forni, di Cognento (MO), molto attiva nell’offerta ai ragazzi diversamente abili (agricoltura sociale, pet terapy, ippoterapia, attività laboratoriali, etc.).
La famiglia Forni, una pietra miliare nella storia modenese, ha in essere un ambizioso progetto in più fasi che prevede inizialmente la costruzione di un grande pollaio all’avanguardia per galline ovaiole. Grazie alle uova, e alla farina di grano pregiato (miscela di semi antichi) diversi ragazzi disabili potranno cimentarsi nella preparazione di pasta fresca, rigorosamente nel rispetto della tradizione modenese, e trovare un ruolo se non un lavoro vero e proprio. Sarei felice se il mio viaggio, grazie al sostegno delle persone che mi seguono, potesse dare un concreto aiuto a chi, come i Forni, si spende per aiutare chi ha meno di noi.
Per sostenere l’iniziativa con eventuali donazioni: Iban IT43I0538723300000002619163