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Mongol Rally benefico nella Bassa: derby Maserati-Lamborghini… su Subaru

da | Lug 18, 2018 | San Felice sul Panaro, San Prospero, Sport e Motori | 0 commenti

A volerci scherzare su, sembra quasi un derby fra Maserati e Lamborghini ma… motorizzato Subaru: sono due infatti gli equipaggi modenesi partiti domenica da Praga per l’edizione 2018 del Mongol Rally – avventura motoristica arcinota fra chi lavora nel mondo dell’automotive – e sono formati uno da quattro dipendenti Maserati e l’altro da due dipendenti Lamborghini, ma con in comune una forte componente della Bassa. “Alboreto is nothing” è il nome del primo equipaggio, una delle cui figure chiave è il sanfeliciano Alessandro Guicciardi (gli altri componenti sono il lombardo Fabio Belardinello, la veneta Caterina Secchieri e Alessandro Pezzo, colleghi appunto in Maserati), “WanderLost” il nome del secondo, formato da Marco Pignatti e Debora Paglierini, coppia di San Prospero che lavora in Lamborghini.

Il Mongol Rally è un rally non competitivo a scopo di beneficenza: nel 2018 la partenza è da Praga è l’arrivo, dopo circa 16 mila chilometri, è a Ulan Ude, in Siberia. Perché Mongol Rally? Perché sino a qualche anno fa il traguardo era ad Ulan Bator, in Mongolia, dove comunque la carovana passa ogni anno. E’ la “più grande avventura del mondo”: così viene definito dagli organizzatori, ed è soprattutto un’avventura benefica, perché per iscriversi gli equipaggi devono raccogliere almeno 1000 sterline, 500£ delle quali da devolvere a CoolEarth.org, ente che si occupa di proteggere le foreste pluviali attraverso programmi sviluppati con le popolazioni indigene, ed il resto ad un progetto individuato dai team. “Wanderlost” ha scelto l’Associazione Chiara Cassano, “Alboreto is nothing” invece la Fondazione Città della Speranza.

Anche per questo gli equipaggi hanno già fatto parlare di sé. Di Marco e Debora ha scritto anche il Corriere della Sera, mentre di Alessandro – che raggiungerà il gruppo il 28 luglio – e compagni ha parlato Repubblica Motori, segno che entrambi i team sono stati capaci di attirare attenzione e, del resto, sono molto attivi sui social network, dove si possono seguire le loro imprese.

DOVE SEGUIRLI E COME SOSTENERE I TEAM
Il sito dell’equipaggio “Alboreto is nothing”“Alboreto is nothing” su Facebook
Il sito dell’equipaggio “WanderLost”“WanderLost” su Facebook

Come si accennava, curiosamente – e senza conoscersi – entrambi gli equipaggi hanno scelto di percorrere la distanza su un mezzo Subaru. Si tratta mezzi 4 ruote motrici ma diversissimi fra loro: il gruppo Alboreto is nothing ha optato per un Subaru Libero, un furgoncino immatricolato all’inizio degli anni ’90, recuperato a Vercelli e ribattezzato “Piero” (“in realtà ne abbiamo comprati due, ma uno ha semplicemente fatto da… donatore di organi per l’altro”, spiega Guicciardi), mentre la scelta dei WanderLost è caduta su un’utilitaria, una Subaru Vivio di 650 cc di cilindrata, anche perché fra le poche regole del Mongol Rally c’è quella di utilizzare vetture di cilindrata non superiore a 1200 cc.

Le vetture dell’uno e dell’altro team sono state sistemate, adattate e portate ad uno splendore, anche estetico oltre che puramente motoristico, probabilmente mai avuto in precedenza: giallo è “Piero”, rossa la Vivio, che non ha ancora un nome. E, già a Belgrado per la prima tappa, si sono ritrovati assieme.

ALBORETO IS NOTHING – Il video della partenza

WANDERLOST – La scelta del mezzo

ALBORETO IS NOTHING: GALLERY

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