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Scuola, “Manca personale”: l’allarme dei sindacato

da | Lug 4, 2018 | Finale Emilia | 0 commenti

L’avvio del prossimo anno scolastico rischia di riproporre una problematica che si ripete ormai uguale a se stessa da troppo tempo: quella del personale tecnico amministrativo e dei collaboratori scolastici in numero non sufficiente per le reali esigenze delle scuole modenesi. E’ l’allarme anciato da Cgil scuola.

“Nei giorni scorsi  – si legge in una nota – le Organizzazioni Sindacali hanno ricevuto le informazioni sulla definizione degli “organici di diritto” del personale ATA da parte del MIUR, ossia la dotazione di personale tra collaboratori scolastici, assistenti tecnici e amministrativi assegnati ogni anno alle diverse scuole.

Le criticità sono legate ai numeri esigui del personale in relazione ai carichi di lavoro e all’aumento del numero degli studenti della nostra provincia: gli iscritti per il prossimo anno scolastico alle scuole di ogni ordine e grado in provincia di Modena sono 95.747, mentre quelli iscritti per l’anno in corso erano 95.412, in pratica 335 studenti in più.

Numeri in aumento trainati soprattutto dalle iscrizioni, sempre maggiori, agli istituti superiori, anche di studenti provenienti da province limitrofe alla nostra.

Per fronteggiare questo numero crescente di studenti, e quindi di complessità e di carichi di lavoro, il contingente assegnato a Modena è di 2.218 persone (lo scorso anno, tra Organico di Diritto e Organico di Fatto, erano 2.424, con un numero minore di studenti).

Andando nello specifico avremo solo 2 assistenti amministrativi in più, a fronte di attività sempre più complesse e articolate da parte degli uffici di segreteria e del persistere delle difficoltà nelle sostituzioni del personale assente.

I collaboratori scolastici saranno appena 17 in più, mentre rimane invariato il numero degli assistenti tecnici: fatto questo assai grave se si considera che i laboratori per poter funzionare efficacemente hanno bisogno di personale formato e qualificato in numero adeguato. Chiaro che a risentirne potrebbe essere il livello di preparazione degli studenti.

Sarà quindi necessario intervenire con un massiccio rinforzo di questo primo contingente quando verrà definito l’Organico di Fatto, per poter evitare che il rischio di criticità si trasformi in una dannosa certezza.

Va detto tuttavia che non esiste alcuna garanzia del fatto che eventuali incrementi di personale possano essere sufficienti per risolvere le pesanti carenze determinate dal quadro attuale. Inoltre, ancora una volta dobbiamo registrare come i parametri che il MIUR utilizza per definire le assegnazioni dei vari posti siano ormai abbondantemente datati e non rispondano affatto alle reali e concrete esigenze delle scuole.

Per poter intervenire efficacemente stimiamo che avremmo bisogno di almeno 2.600 tra assistenti amministrativi e tecnici e collaboratori scolastici.

Ancora una volta ci vediamo costretti a ribadire che più che di annunci la scuola pubblica ha bisogno di investimenti, a partire da quelli sul personale, e di certezze; di valorizzare le professionalità e le competenze di chi ci lavora”.

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