Per alcune persone i serpenti rappresentano una vera e propria fobia, per altre la paura è semplicemente legata alla scarsa conoscenza di questi rettili. Saper distinguere le varie specie, almeno quelle che vivono nella nostra provincia, è dunque importante per adottare comportamenti corretti durante passeggiate ed escursioni nella natura. A fornire le utili indicazioni è il Servizio veterinario dell’Azienda USL di Modena, che spiega come nel modenese siano presenti sette specie diverse di serpente, tutte protette dalla Direttiva Europea “Habitat” e dalla Legge Regionale 15/2006: i più comuni sono il biacco (o magnano) e la natrice dal collare, ma in alcune zone collinari e di montagna si può incontrare anche la vipera (Vipera aspis),
che, a differenza degli altri due, è velenosa. Il morso può essere doloroso e comportare breve malessere generale, anche se raramente è associato ad avvelenamenti gravi.
Come riconoscere una vipera
A differenza del biacco e della natrice, la vipera è piccola, normalmente non supera i 75 cm, ed è di aspetto più tozzo. Meno agile e più lenta nei movimenti, non è scattante come ad esempio il biacco. Se disturbata prima di fuggire, può cercare di passare inosservata immobilizzandosi. Anche la testa è ricoperta da squame piccole, come il resto del corpo, mentre negli altri serpenti è ricoperta da grosse placche. Inoltre, la vipera ha la pupilla verticale, come i gatti, e non tonda.
Come evitare i morsi
La prevenzione è sempre l’arma migliore per proteggersi dai pericoli che possono scaturire da un incontro ravvicinato con un serpente. Pochi ma chiari e precisi i consigli degli esperti del Servizio veterinario dell’Ausl: usare calzature idonee, non infilare le mani sotto i sassi (anche nei fiumi) o nei cespugli, non disturbarli o catturarli, lasciarli fuggire. Del resto i serpenti, vipere comprese, non vanno assolutamente uccise.
Cosa fare in caso di morso
In caso di morso da vipera, mantenere la calma e recarsi al pronto soccorso, camminando il meno possibile ed evitando movimenti inutili. Togliere anelli e bracciali se si è morsi ad un braccio, ma soprattutto non incidere e non succhiare la ferita. Nella maggioranza dei casi, sono sufficienti un giorno o due di osservazione ed una terapia sintomatica. Solo il medico, se necessario, può somministrare il siero antivipera. Un’attenzione particolare va rivolta anche agli amici a quattro zampe: se si teme che il proprio cane sia stato morso da una vipera, bisogna portarlo al più presto da un veterinario, in quanto per alcuni cani il morso può avere conseguenze letali.