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Nuovo presidente della Provincia, dalla Bassa papabili la Zaniboni, Palazzi e Diacci

da | Set 29, 2018 | In Primo Piano, Finale Emilia | 0 commenti

Si svolgeranno mercoledì 31 ottobre le elezioni del nuovo presidente della Provincia e dei componenti del Consiglio provinciale che saranno eletti dai sindaci e dai consiglieri comunali; le operazioni di voto avverranno dalle ore 8 alle 20 nella sede della Provincia in viale Martiri della Libertà 34. E’da tempo che la scelta del presidente della Provincia non tocca più ai cittadini: lo fanno i sindaci e i consiglieri comunali, che peraltro compongono il Consiglio provinciale (non scegliamo neanche più direttamente i nostri consiglieri). Inoltre, ci sono regole stringenti per l’elezione a Presidente della Provincia. Questo è il motivo per cui dei sindaci della Bassa e dintorni gli unici papabili sono Sandro Palazzi (Finale Emilia) Monia Zaniboni (Camposanto) ed Enrico Diacci (Novi). I tre sono gli unici primi cittadini in cui il prossimo anno non si voterà.

Monja Zaniboni

Probabilità di avere un presidente della Provincia della Bassa? Scarsissime, perchè in un consesso a maggioranza Pd  un esponente del centrodestra come Palazzi difficilmente può essere scelto. Lo stesso vale per il civico Diacci, mentre la Zaniboni che pure è del centrosinistra è fuori dai giochi perchè in pole position ci sono due uomini con esperienza amministrativa più lunga della sua: Giandomenico Tomei (sindaco di Polinago), Fabio Braglia (Palagano). Uno di questi dui sarà il nuovo presidente visto che l’attuale numero uno, Giancarlo Muzzarelli, non è rieleggibile.

La data delle elezioni, unificata a livello nazionale dal decreto Milleproroghe,  approvato nei giorni scorsi, ha fatto scattare le procedure per l’organizzazione del voto, previste dalla legge Delrio, a partire dalla composizione dell’ufficio elettorale e dall’individuazione degli aventi diritto al voto, fino alla scadenza per la presentazione di liste e candidati (il 10 e 11 ottobre). Tutte le informazioni sono disponibili nel sito dell’ente.

Presidente e consiglio (composto da 12 consiglieri), infatti, sono eletti da circa 700 tra sindaci e consiglieri comunali (il numero definitivo sarà formalizzato nei prossimi giorni sulla base delle comunicazioni dei Comuni).

Come detto, sono eleggibili alla carica di presidente, i sindaci non in scadenza nei prossimi 12 mesi: tenendo conto che nella primavera del 2019 si voterà per le elezioni comunali in gran parte dei Comuni anche a Modena, potranno candidarsi alla presidenza della Provincia 13 sindaci, quelli appunto dei Comuni nei quali non si voterà il prossimo anno: Camposanto, Castelnuovo Rangone, Finale Emilia, Guiglia, Montefiorino, Novi, Palagano, Pavullo, Polinago, Serramazzoni, Sestola,

Enrico Diacci. nuovo sindaco di Novi

Vignola e Zocca.

Sono eleggibili alla carica di consigliere provinciale tutti i sindaci (anche se in scadenza) e i consiglieri comunali.

Il corpo elettorale provinciale di Modena è suddiviso in sei fasce demografiche al fine di proclamare gli eletti con il metodo del voto ponderato che assegna un peso diverso ai comuni  seconda del numero di abitanti; per ciascuna fascia, quindi, è prevista una scheda elettorale di colore diverso.

L’elezione del presidente della Provincia avviene sulla base della presentazione di candidature, sottoscritte da almeno il 15 per cento degli aventi diritto, mentre l’elezione del Consiglio provinciale avviene sulla base di liste composte da almeno sei candidati (massimo 12) e devono essere sottoscritte da almeno il cinque per cento degli aventi diritto.

Dopo la legge di riforma, la Provincia ha competenza su viabilità e trasporti, edilizia scolastica e pianificazione della rete scolastica, assistenza tecnico amministrativa agli enti locali, pianificazione territoriale e pari opportunità.

 

 

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