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Concordia, galline in libertà: vicini esasperati. Ora interviene il Comune

da | Nov 28, 2018 | In Primo Piano, Concordia, Cronaca | 0 commenti

CONCORDIA – Una ventina di galline che depositano le deiezioni nel cortile dei vicini, aria irrespirabile che costringe i residenti confinanti a tenere le finestre chiuse, proliferazione di topi e ratti.
Succede in via Per San Possidonio a Concordia, dove da mesi il problema va avanti senza che sia stata trovata una soluzione.

“Ho fatto fare – racconta al nostro giornale l’avvocato che segue il caso – una ispezione all’ufficio Igiene Pubblica dell’ASL che ha riscontrato le precarie condizioni igienico sanitarie del luogo ed ha inviato al comune il verbale. L’ufficio Ambiente ha emesso un’ordinanza nei confronti della signora in questione che non ha mai ritirato. Con la conseguenza che la situazione è pure peggiorata. Le galline vanno nei giardini dei vicini a depositare le loro deiezioni su erba, barbecue e panni stesi. La presenza di questi animali e dei loro mangimi sparsi attira altri volatili (piccioni, colombi e addirittura falchi) la situazione è veramente grave i vicini sono esasperati, una di loro è in preda pressoché quotidianamente ad attacchi di panico. E il comune, nella persona del sindaco che ha poteri di autorità sanitaria, non sembra volere prendere nessun provvedimento”.

I vicini esasperati, oltre alle continue denunce riguardanti anche i comportamenti offensivi e vessatori di cui sono vittime, hanno realizzato una raccolta firme avente ad oggetto la quiete pubblica e la tutela igienico-ambientale del quartiere, inviata anche al Prefetto, ma nulla è cambiato.

Come conferma il sindaco di Concordia, Luca Prandini “l’avvocato ingaggiato dai vicini della signora ha chiesto un sopralluogo all’Asl che però non ha rilevato un problema igienico sanitario, prescrivendo invece alla persona di pulire e tenere in ordine il cortile dove ha le galline. Di conseguenza, come Comune abbiamo emesso un’ordinanza d’ufficio che la destinataria non ha ritirato. Ora la pratica è in mano alla Polizia Municipale e se la persona non adempierà scatterà la sanzione. Come Comune siamo intervenuti e continueremo a farlo per la parte che ci riguarda, ma trovare una soluzione è molto complicato perché le galline sono solo la punta dell’iceberg di una vicenda davvero ingarbugliata”. Infatti, la persona in questione prima del terremoto viveva a San Possidonio e anche lì si erano presentati gli stessi problemi con il vicinato.

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