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La Conoscenza Condivisa di Zaccarelli sbarca in Calabria

da | Feb 14, 2019 | Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA – La Conoscenza Condivisa di Guido Zaccarelli sbarca in Calabria. L’autore mirandolese sarà ospite di un convegno a Cosenza per parlare del tema.

(cosenza, 15 Febbraio 2019 – sala degli specchi della PROVINCIA DI COSENZA)

 

«La conoscenza condivisa è un innovativo modello culturale che consente di definire una nuova architettura dell’organizzazione scolastica, per garantire ad ogni componente la partecipazione attiva e la corresponsabilità nelle scelte e nei risultati dell’agire formativo, capace di favorire e di stimolare anche un clima positivo e motivante per i diversi attori coinvolti nel processo educativo ed in quello organizzativo».

 

Il mondo in cui viviamo è di fronte a grandi cambiamenti e la velocità con la quale la realtà muta ai nostri occhi è incessante e spesso imprevedibile. Negli ultimi anni la nostra società ha subito l’azione di media e di strumenti altamente tecnologici che hanno moltiplicato le potenzialità comunicative di ogni individuo soprattutto grazie alla nascita del pianeta Internet, dove le persone possono condividere in rete la conoscenza.

 

La rapidità con la quale vengono scambiate le informazioni facilita l’ac­cesso a nuove fonti del sapere e apre le porte a nuove sfide sociali. Le ultime possibilità comunicative mostrano la fragilità della persona di fron­te ad un progresso tecnico, freddo e a volte spersonalizzante, che persegue logi­che utilitaristiche. A questa situazione si è aggiunto il rapido contagio delle crisi finanziarie che ha svelato l’inadeguatezza dei sistemi economici nazionali e internazionali.

 

L’intera organizzazione scolastica non può rimanere distante dai continui mutamenti che stanno caratterizzando la società contemporanea, ma essere attenta per cogliere i segnali in anticipo ed essere proattiva nell’adeguare se stessa ai desideri e ai bisogni della società contemporanea. Il seminario si propone di suggerire azioni e comportamenti orientati ad offrire una diversa prospettiva con la quale osservare la struttura delle organizzazioni scolastiche ancora oggi centrate sul modello piramidale, un modello burocratico e dirigistico che rappresenta uno degli aspetti di maggiore criticità delle nostre scuole, per la difficoltà nell’avviare e sostenere processi di miglioramento e raggiungimento dei fini e della missione assegnati dalla nostra Costituzione.

 

La scuola del futuro deve prevedere un modello circolare dove ognuno è parte integrante di un disegno collettivo che ha al centro la funzione che legittima la stessa esistenza delle istituzioni scolastiche, l’insegnamento-apprendimento, aperto alla possibilità di scambio di esperienze “tra pari”, che sono proprie delle comunità di apprendimento, ove il sapere dell’uno viene messo a disposizione dell’altro, in un processo circolare ricorrente di costruzione della conoscenza con ampi riflessi nell’agire educativo.

 

La condivisione della conoscenza fonda le sue radici sul bene comune, essenza irrinunciabile per assicurare alla nostra scuola l’apertura al cambiamento e alla comprensione della complessità dei saperi contemporanei e di spalancare le porte alla reciproca attivazione di preziosi processi di apprendimento per fare crescere l’identità sociale e consentire alle persone di sentirsi attrici protagoniste e parte attiva del cambiamento.

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