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Truffa dei diamanti, si potranno chiedere anche i danni morali

da | Feb 25, 2019 | San Possidonio | 0 commenti

Alla luce delle indagini della Procura di Milano sulle banche che hanno venduto diamanti da investimento, i consumatori coinvolti potranno richiedere anche il danno morale, oltre a quello patrimoniale. Confconsumatori – spiega una nota dell’associazione – si costituirà parte offesa insieme ai propri associati nel processo penale che si avvierà nei prossimi mesi. Per il momento, l’associazione continua a sollecitare Banco BPM a risarcire i clienti danneggiati e ricorda ai consumatori che non hanno conservato i diamanti la scadenza dell’8 marzo per richiederne la restituzione.

 

LE INDAGINI SULLE 5 BANCHE – Dopo che i risparmiatori hanno dovuto prendere atto del fallimento di IDB, la notizia delle articolate e complesse indagini della Procura di Milano, che hanno condotto al sequestro di 700 milioni di euro a carico di IDB (già fallita il 10.1.19) e di DPI, oltre che delle cinque banche coinvolte nella vendita diamanti (BPM, Unicredit, Intesa San Paolo, MPS e Banca Aletti), evidenzia e certifica il comportamento, quanto meno, scorretto di banche e società venditrici.

 

DANNO MORALE, OLTRE CHE PATRIMONIALE – Confconsumatori assiste e tutela da mesi centinaia di persone in tutta Italia. Si tratta di piccoli risparmiatori, famiglie, pensionati, piccoli imprenditori che, fidandosi del bancario di turno, sono stati convinti a investire i propri risparmi, talvolta anche totalmente o comunque in misura rilevante, in diamanti. Investimenti che venivano ingannevolmente sbandierati come sicuri e addirittura facilmente smobilizzati. A questo punto, i consumatori-risparmiatori devono sapere che hanno diritto anche al risarcimento del danno morale, oltre a quello patrimoniale, essendo vittime inconsapevoli di reato.

 

I PROSSIMI PASSI – Confconsumatori nei prossimi giorni si costituirà parte offesa insieme ai propri associati, depositando idoneo atto alla Procura di Milano. Inoltre, l’associazione chiede – in attesa della fine delle indagini – che Banco BPM, unica banca che a oggi non ha risarcito per intero i propri clienti, si affretti a rimborsare il danno patrimoniale totale al 100% in favore delle vittime.

Infine, Confconsumatori ricorda a tutti coloro che hanno ancora i diamanti in custodia presso la fallita di IDB, che entro l’8 marzo 2019 dovranno presentare idonea istanza al curatore fallimentare per la restituzione.

 

I risparmiatori danneggiati possono rivolgersi agli sportelli di Confconsumatori o scrivere a risparmio@confconsumatori.it.

 

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