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Amici della San Felice banca popolare, è tempo di assemblea

da | Apr 10, 2019 | Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Camposanto | 0 commenti

SAN FELICE SUL PANARO  A distanza di oltre un anno dalla costituzione della associazione, c’è l’assemblea dei soci convocata per giovedì 18 aprile alle ore 20.30 presso la Sala Ariston in Camposanto (Mo) Via Roma 6 al fine di consolidare il rapporto associativo e discutere delle questioni che interessano i Soci della Banca. Verrà con l’occasione presentato anche il Bilancio dell’Associazione.

Con l’occasione  – si legge in una nota dell’associzone – si offrono alcuni spunti di riflessione.

Situazione corrente della Banca e prospettive.

Dopo l’uscita di scena del Rag. Leonello Guidetti (già Direttore Generale dal marzo 2015 all’agosto 2018) e la nomina di altro Direttore scelto nella persona del Dott. Vittorio Belloi, già Vice Direttore generale Vicario, – dando corpo quindi alla soluzione interna – la novità più importante riguarda il conferimento del mandato ad un advisor indipendente per studiare un’aggregazione che riesca a soddisfare il più possibile i vari portatori di interesse, in primis i soci.

È in corso una grande evoluzione nel settore bancario alla luce della nuova rivoluzione digitale e delle norme che sempre più regolano il mondo del credito: in un contesto iper-regolato chi è riuscito a cavalcare la sfida dell’evoluzione tecnologica ha un ruolo da protagonista. La banca tradizionale, quella delle operazioni di sportello andrà via via scomparendo e l’erogazione di servizi finanziari subirà profondi cambiamenti.

Con questa prospettiva futura, così come sostenuto dalla ns. associazione, l’unica soluzione realistica e soddisfacente che dovrebbe consentire al socio, che lo desidera, l’uscita dall’investimento in azioni della banca, è quella di cercare e trovare un partner adeguato che riesca a valorizzare non solo l’aspetto economico, ma che salvaguardi anche la storia e il ruolo della banca nei confronti degli interessi del territorio con i suoi insediamenti produttivi. Non è detto che questo passaggio avvenga in tempi brevissimi ma si auspica che possa avvenire in tempi compatibili con le aspettative dei soci.

Liquidabilità delle azioni

Continua a persistere l’annoso problema della difficile, se non impossibile, liquidabilità delle azioni che ricordiamo non sono quotate in un mercato regolamentato. Anche la quotazione sul circuito HI-Mtf (sistema multilaterale di negoziazione – scelto da alcune banche ma non dalla Sanfelice) non ha sortito alcun risultato utile per chi vuole vendere le proprie azioni sia perché l’onda dei venditori è troppo pressante sia perché le valutazioni soffrono pesantemente il contesto di incertezza delle banche in Italia. Per farsi un’idea del difficile momento che ha attraversato e sta attraversando il mondo bancario italiano basta vedere le quotazioni delle azioni delle banche quotate in Borsa.

  1. Influenza dell’Associazione sul Governo della Banca

L’associazione Amici della Sanfelice 1893, costituita circa un anno fa (22 febbraio 2018) per iniziativa di undici soci, unitamente alle altre due associazioni di Soci, ha intrattenuto un dialogo costruttivo con la Presidenza della Banca che ha portato alla nomina nel Consiglio di Amministrazione della stessa di un rappresentante della nostra Associazione, il Rag. Gabriele Bergamini, già dirigente della stessa banca, chiamato inoltre a far parte del Comitato Esecutivo della Banca e del Consiglio di Amministrazione della Immobiliare Cispadana Srl, società controllata dalla SanFelice.

Si auspica che il processo di rinnovamento nell’Organo di gestione della Banca venga portato avanti, senza indugi, secondo le aspettative delle Associazioni di Soci che continuano a intrattenere costanti contatti con la Presidenza della Banca.

Importanza dell’Associazione e prossimi passi

La costituzione di un’associazione, che raccoglie il consenso e le aspettative di numerosi soci, segna un cambiamento importante nella direzione della condivisione degli intenti nonchè della partecipazione attiva della base sociale alle vicende della banca. Ciò non accadeva da 125 anni.

I compiti e la ragione d’essere dell’Associazione non possono dichiararsi cessati, anzi, al contrario si sta entrando in una fase molto complessa e articolata imposta dal percorso che la banca, raccogliendo le istanze dei Soci, e non solo, si sta  apprestando a compiere.

L’associazione, in questa fase, è vigile e attiva affinché le giuste aspettative dei Soci vengano portate avanti in tempi ragionevolmente brevi, nel rispetto di altri interessi.

Conclusione.

Come già accennato il modo di fare banca è cambiato non solo per le tecnologie informatiche ma anche e soprattutto per effetto delle normative nazionali ed europee sempre più stringenti che regolano l’attività di tutte le banche in modo indifferenziato, dalle più piccole alle più grandi, senza tener conto delle dimensioni. Di conseguenza la piccola banca ha dovuto dotarsi di strutture complesse e costose che incidono negativamente sul conto economico, senza poter godere delle economie di scala di cui possono usufruire le banche di maggiori dimensioni. Il processo aggregativo quindi è un passo necessario per poter restituire alla nostra banca la possibilità di produrre reddito per i soci, reddito che è venuto a mancare per effetto di una serie di concause non ultima gli alti costi di gestione.

Tutti i Soci devono aver ben chiaro e tener presente che se non venisse trovato un accordo aggregativo con altra banca, in tempi relativamente brevi,  la possibilità di monetizzare, anche parzialmente, il proprio possesso azionario, si allontanerebbe sempre più mettendo a rischio il proprio investimento.

Recentemente la stampa specializzata ha riferito di un incontro, avvenuto a livello di associazione di categoria, in cui Banca d’Italia auspicava per le “piccole banche popolari” la costituzione di meccanismi di “protezione istituzionale” attraverso la costituzione di una holding cooperativa capogruppo che riunisse una ventina di piccole e medie banche popolari, molte delle quali situate al Centro-Sud. Come Associazione non nascondiamo la nostra perplessità e contrarietà al progetto, nettamente in contrasto, sia per complessità sia per i tempi, con le aspettative dei Soci della Banca di San Felice.

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