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Mirandola, dormitori abusivi in un laboratorio tessile

da | Mag 2, 2019 | In Primo Piano, Mirandola, Cronaca | 0 commenti

MIRANDOLA – Gli agenti del Corpo Intercomunale di Polizia Municipale dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord hanno scoperto dormitori abusivi nel magazzino-laboratorio di una ditta tessile gestita da un cittadino
cinese.

I dormitori sono stati rinvenuti nel Comune di Mirandola, in via Imperiale, nel corso di un’operazione per il contrasto al lavoro nero, la verifica del rispetto delle norme di sicurezza e delle condizioni igienico sanitarie.
All’interno dell’immobile con destinazione d’uso magazzino-laboratorio, gli operatori di Polizia Municipale hanno
scoperto cinque stanze adibite a camere da letto, dove alloggiavano i dipendenti della ditta. Le camere da letto erano state create mediante l’assemblaggio di pannelli in cartongesso, in modo da ricavare pareti divisorie.

All’interno delle camere erano stati posizionati letti singoli o matrimoniali corredati da comodini ed in alcuni casi erano presenti televisori e computer, il tutto in condizioni igieniche sanitarie insufficienti.

Dopo il rilievo fotografico, gli agenti hanno provveduto ad inoltrare comunicazione di abuso edilizio di carattere
amministrativo all’Ufficio Tecnico del Comune di Mirandola, per la determinazione delle sanzioni di competenza e l’emissione dell’ordinanza di demolizione delle “stanze dormitorio abusive”, per il ripristino della destinazione d’uso artigianale di magazzino-laboratorio.

Sono stati identificati otto operai cinesi, di cui uno di sesso maschile di 52 anni privo del permesso di soggiorno. L’uomo è stato accompagnato presso il Comando di Mirandola per le pratiche di foto segnalazione ed identificazione e successivamente denunciato penalmente all’Autorità Giudiziaria per il reato di clandestinità.

All’atto dell’ispezione gli agenti di Polizia Municipale hanno individuato cinque operai al lavoro su macchine tessili, di cui uno di sesso maschile è risultato non regolarmente assunto. L’uomo è stato segnalato all’Ispettorato del Lavoro per le opportune sanzioni e determinazioni a carico del titolare della ditta tessile cinese, il quale avrà l’obbligo di assumere regolarmente il lavoratore.

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