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Pioggia finita, ponti aperti e piene di Secchia e Panaro in esaurimento

da | Mag 6, 2019 | In Primo Piano, Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Cavezzo, Camposanto, Bastiglia | 0 commenti

L’Agenzia regionale di Protezione Civile ha emesso alle ore 18.45 del 6 maggio 2019 un documento di monitoraggio in cui informa che i colmi di piena dei fiumi Secchia, Panaro e Reno stanno lentamente transitando nelle sezioni vallive con livelli prossimi alla soglia 2, quella arancione, che non desta particolari preoccupazioni.

Comunque, proseguirà anche nella notte il monitoraggio degli argini dei fiumi e nei Comuni rivieraschi restano aperti i Coc.

Ecco il testo del monitoraggio della Protezione Civile:

Non sono previste precipitazioni nelle prossime 14 ore. Nelle ultime 6 ore non si sono verificate precipitazioni sul territorio regionale: la mappa seguente è frutto dello scioglimento della neve caduta ieri, presente in pluviometri non riscaldati, a seguito dell’aumento delle temperature odierne. Proprio per effetto dello scioglimento della neve nei tratti montani dei bacini di Enza, Secchia, Panaro saranno possibili incrementi di lieve entità dei livelli idrometrici. I colmi di piena dei fiumi Secchia, Panaro e Reno stanno lentamente transitando nelle sezioni vallive con livelli prossimi alla soglia 2 .

LA NOTA DELLA REGIONE

Migliora la situazione meteo in Emilia-Romagna dove, fino alla mezzanotte di domani, resta però l’allerta arancione per criticità idrauliche e idrogeologiche nella pianura tra Parma e Ferrara, per le piene dei corsi d’acqua. Sono la conseguenza delle abbondanti precipitazioni delle ultime 36 ore con piogge fino a 100 millimetri e la neve che, dopo oltre 60 anni, è tornata a fare la sua comparsa nel mese di maggio sopra i 400 metri d’altezza.La Protezione civile regionale ha monitorato costantemente l’evolversi della situazione, in stretto contatto con i Comuni e le strutture territoriali; ha messo in campo, dove necessario, interventi urgenti per evitare il verificarsi di criticità. Circa 250 i volontari impiegati per la sicurezza e la vigilanza del territorio in tutta la regione.

Alta l’attenzione nei comuni di Castel MaggioreArgelato e San Giorgio di Piano, interessati dall’alluvione del Reno di due mesi fa: dalla prima mattina di ieri si è attivato un costante servizio di vigilanza fluviale per verificare in modo puntuale lo sviluppo della piena.

Due i fiumi che hanno superato la soglia idrometrica di allarme: il Samoggia nel bolognese e il torrente Tiepido nel modenese. Il Tresinaro, nel reggiano, ha superato il livello di preallarme.

Sul Samoggia, dove oggi la piena sta defluendo velocemente, durante la notte si sono rimosse le alberature e i residui di legna portati dalle acque e accumulati nei pressi del Ponte di Lorenzatico, tra i comuni di Sala Bolognese e San Giovanni in Persiceto. Un successivo intervento, programmato già dopo gli eventi di inizio febbraio, prenderà il via nelle prossime settimaneper continuare il taglio della vegetazione e l’allontanamento dei materiali trasportati dal fiume, dal Ponte di Lorenzatico alla confluenza nel Reno. Entro l’anno saranno anche conclusi i lavori di innalzamento e allargamento degli argini del Samoggia, nel tratto di due chilometri e mezzo che corre a monte dello stesso Ponte. Le opere dal valore 4 milioni 400 mila euro sono al momento sospese per la stagione invernale e riprenderanno appena le condizioni meteo lo permetteranno.

Nel modenese, i lavori di sagomatura e modellazione dell’alveo del Tiepido recentemente terminati a San Vito di Spilamberto hanno evitato l’allagamento dell’abitato. Analoga la rilevanza dimostrata dalle opere compiute sul torrente Fossa. Ieri e durante la scorsa notte si sono compiuti interventi di rimozione dei materiali portati dalle acque e si sono sistemati alcuni smottamenti. Sono in corso ricognizioni puntuali per gli effetti della perturbazione sulla costa.

Per quanto riguarda il dissesto idrogeologico, la situazione più rilevante è quella di Pianoro (Bologna) dove è crollato un muro di sostegno ed una palazzina è stata evacuata: una famiglia è alloggiata in albergo, le altre hanno trovato autonoma sistemazione.

Forti raffiche di vento hanno infine interessato il ferrarese e il bolognese. Unite alla caduta degli alberi in Appennino hanno portato a circa 10.000 distacchi di energia elettrica. I vigili del fuoco hanno svolto circa 300 interventi, per lo più legati alle interruzioni della corrente. L’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile è in costante contatto con i gestori delle reti per aggiornamenti e supporto sull’andamento degli interventi di ripristino.

 

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