Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Chiude l’inceneritore di Ravenna, Galli: “Ora i rifiuti speciali arriveranno a Modena”

da | Lug 4, 2019 | Cronaca | 0 commenti

‘Con la chiusura dell’inceneritore di Ravenna i rifiuti non differenziati e speciali, che venivano smaltiti in questo inceneritore romagnolo, potrebbero essere conferiti nell’inceneritore del Comune di Modena. Una  realtà che, se confermata, non rispecchierebbe certo una logica di rispetto territoriale e penalizzerebbe la realtà modenese sulla quale insiste un inceneritore che brucia già oggi il doppio di immondizia indifferenziata prodotta in provincia’. Così, in una interrogazione appena depositata in Regione, il capogruppo di Forza Italia in Regione Andrea Galli.

‘Il primo luglio il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’Assessore all’ambiente, Paola Gazzolo, in seguito a quanto è emerso dal monitoraggio intermedio sul piano rifiuti, hanno stabilito la chiusura dell’inceneritore di Ravenna alla fine dell’anno – afferma Galli -. Inevitabilmente vi sarà un incremento, o una mancata diminuzione, del conferimento dei rifiuti negli altri impianti regionali di smaltimento. Ebbene, proprio l’inceneritore di Modena diverrà la principale struttura di smaltimento dei rifiuti non differenziati e speciali prodotti dal territorio provinciale, regionale e nazionale. Un impianto che ha già avuto nel 2009 un raddoppio delle capacità di smaltimento annuale dei rifiuti a 240.000 tonnellate (il doppio dei rifiuti urbani indifferenziati che Modena produce al netto della differenziata) di cui 50.000 di rifiuti speciali e, oltretutto, nel Comune di Modena, precisamente in Via Caruso, è allocata una delle più grandi discariche della nostra regione. Con la scelta di privilegiare il territorio ravennate, il territorio modenese sarà dunque soggetto ad un incremento del transito dei mezzi, verso e da Modena, che trasportano i rifiuti con una ulteriore dispersione di agenti inquinanti nell’atmosfera e tale situazione potrebbe configurarsi negli altri territori nei quali verranno conferiti i rifiuti provenienti dal territorio ravennate. E’ evidente dunque – chiude Galli – che prima di stabilire la chiusura dell’inceneritore di Ravenna, sarebbe stato opportuno avviare un piano regionale per un progressivo calo del conferimento dei rifiuti in tutti gli impianti di smaltimento invece che effettuare scelte di politica ambientale che possono arrecare criticità ambientali nei territori del versante romagnolo ed emiliano’.

A stretto giro arriva la replica della Regione:

Ambiente. Lo spegnimento dell’inceneritore di Ravenna. L’assessore Gazzolo: “Tutte le discussioni sono sempre lecite, ma stiamo ai fatti, senza prefigurare retroscena. Un termovalorizzatore che chiude è un’ottima notizia non solo per il territorio circostante, ma per tutta l’Emilia-Romagna”

Gazzolo: “Quando si parla di ambiente e salute bisognerebbe provare a fare uno sforzo per uscire dai localismi e pensare in una logica di comunità. Se le associazioni ambientaliste hanno delle proposte migliorative siamo pronti a confrontarci, ma Ravenna chiuderà a fine anno. E questo è un fatto. Rifiuti ravennati nel modenese? Fantascienza”

Bologna – “Quando si parla di ambiente e salute bisognerebbe provare a fare uno sforzo per uscire dai localismi e pensare in una logica di comunità. Un termovalorizzatore che chiude è un’ottima notizia non solo per il territorio circostante ma per tutta l’Emilia-Romagna perché, come sappiamo ormai bene, l’aria che respiriamo non ha confini, né colore politico. Detto questo, abbiamo deciso di chiudere l’inceneritore di Ravenna perché era previsto dal Piano regionale dei rifiuti approvato a larga maggioranza tre anni fa e perché è il più obsoleto dell’Emilia-Romagna”.

Così l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo, torna sulla decisione annunciata due giorni fa di chiudere l’inceneritore di Ravenna per rispondere al Tavolo delle associazioni ambientaliste di Forlì che vorrebbero lasciare aperto Ravenna in favore della loro città.

“Lo spegnimento programmato- prosegue Gazzolo– è anche il frutto della raccolta differenziata in aumento al 68% media regionale.  Se le associazioni ambientaliste hanno delle proposte siamo pronti a confrontarci, ma Ravenna chiuderà a fine anno”.

“Per quanto riguarda poi lo spostamento presunto dei rifiuti del ravennate nel modenese, ipotizzato da alcuni politici- chiude Gazzolo-, siamo alla fantascienza: rimaniamo ai fatti, senza prefigurare retroscena. Il Piano regionale è stato discusso in Aula e dovrebbe essere chiaro a tutti i Consiglieri. Ci siamo avviati per una riduzione progressiva dell’indifferenziata e un aumento della differenziata favorito anche dalla tariffazione puntuale. Da qui non si torna indietro e spiace constatare che una buona notizia – i risultati di buone politiche e dell’impegno di amministratori e cittadini – venga distorta da falsità immotivate”

Condividi su: