Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

“Perchè il fiume è sempre in emergenza?” Se ne parla a Sozzigalli

da | Lug 24, 2019 | Soliera | 0 commenti

SOLIERA, CARPI, NOVI, SAN PROSPERO, SAN POSSIDONIO, CAVEZZO E CONCORDIA – “Perchè il fiume è sempre in emergenza?” Se ne parla a Sozzigalli, al convegno organizzato dal Comitato Secchia. Si parlerà del progetto del Paesaggio naturale e semi naturale protetto proposto dall’ente Parchi Emilia centrale, una lunga area protetta di circa 70 chilometri che dalla “traversa” sul fiume di Castellarano (RE) arriva fino ai confini regionali con la provincia mantovana e il Parco lombardo “Golene foce Secchia”. I comuni coinvolti sono 14, dei quali 3 in provincia di Reggio Emilia e 11 in provincia di Modena: Soliera, Carpi, Novi, San Prospero, San Posidonio, Cavezzo e Concordia nella Bassa.

Appuntamento domenica 28 luglio, alle ore 20.30 presso la canonica parrocchiale di Sozzigalli.

“PAESAGGIO NATURALE E SEMINATURALE PROTETTO DEL FIUME SECCHIA”

I Paesaggi naturali e seminaturali protetti, come specifica la legge regionale che li prevede (la numero 6 del 2005), sono istituiti dalla Regione e sono rivolti a tutelare aree con valori naturalistici diffusi, in cui le relazioni tra attività umane e ambiente naturale hanno favorito il mantenimento di habitat e di specie in buono stato di conservazione”. Le finalità dell’istituzione del Paesaggio naturale protetto sono riportare il fiume al centro delle relazioni territoriali, recuperare le aree interessate da attività estrattive, riqualificare le morfologie fluviali e le aree boscate, garantire al fiume la funzione di corridoio ecologico, migliorare le infrastrutture per la fruizione a piedi o in bicicletta, proporre interventi di mitigazione delle infrastrutture presenti o in corso di progettazione, proporre interventi di miglioramento e manutenzione del Percorso naturale del Secchia.

Il Paesaggio naturale del Secchia oltre a quello di Modena interessa i Comuni di Castellarano, Sassuolo, Formigine, Casalgrande, Rubiera, Campogalliano, Soliera, Carpi, Novi, San Prospero, San Possidonio, Cavezzo e Concordia che hanno sottoscritto o sottoscriveranno, come Modena, la stessa proposta da presentare in Regione. E gli obiettivi di gestione riguardano la sicurezza idraulica e la gestione del regime idrologico anche attraverso il miglioramento della governance del sistema fluviale; le attività estrattive intese come processi di rinaturalizzazione delle zone giunte al termine delle concessioni; la fruizione ciclo pedonale, in particolare per quanto riguarda il completamento e la messa a sistema della rete dei luoghi attrezzati e l’integrazione nel sistema di offerta di aree pubbliche e di attività private oltre alla costruzione del sistema fluviale come prodotto turistico del territorio; la rete ecologica; le urbanizzazioni e le infrastrutture, individuando le misure compensative alla realizzazione di infrastrutture e promuovendo la riduzione del consumo di suolo nel prossimo Pug; l’agricoltura, promuovendo l’agricoltura biologica e sostenibile, la valorizzazione dell’offerta agrituristica e di ospitalità rurale e la realizzazione di orti urbani e periurbani; la gestione faunistico-venatoria; i beni culturali, con lo sviluppo di progetti di valorizzazione storico-culturale per la conservazione, il recupero e il riuso dei beni; la mobilità sostenibile, stabilendo un rapporto con il Piani urbani per la mobilità sostenibile (Pums); la comunicazione e il marketing.

Il Paesaggio naturale del Secchia si estende su una superficie totale di 15 mila 855 ettari e la perimetrazione ha tenuto conto del rischio idraulico, delle aree della Rete natura 2000 come, per esempio, i boschi di Marzaglia, l’oasi del Colombarone, le casse di espansione, e delle aree di pregio naturalistico e paesaggistico, delle grandi infrastrutture. Il perimetro si estende fino a entrare in contatto con il margine dei centri urbani collocati in prossimità del fiume, per dare loro maggior valore.

Per altre info visita il sito dell’Ente Parchi Emilia Centrale – clicca qui

Condividi su: