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Educatrici d’asilo e dipendenti Unione dei Comuni Area Nord, sospeso lo stato di agitazione

da | Ott 30, 2019 | Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero | 0 commenti

MIRANDOLA, SAN FELICE SUL PANARO, CONCORDIA, SAN PROSPERO – Si è svolta mercoledì 30 ottobre in Prefettura a Modena una riunione relativa al preannuncio dello stato di agitazione delle educatrici d’asilo e dei circa 200 dipendenti dell’Unione dei Comuni Area Nord, in particolare di Mirandola, Concordia, San Prospero e San Felice. Lo rende noto un comunicato della Prefettura.

All’incontro, presieduto dalla capo di gabinetto della Prefettura Viceprefetto Patrizia Claudia De Angelis, hanno partecipato il presidente e la delegazione di parte pubblica dell’Unione dei Comuni Area Nord e i rappresentanti sindacali della FP CGIL, della FP CISL e delle RSU.

Nella circostanza sono state esaminate le questioni relative alla riorganizzazione dei servizi ed alla distribuzione del salario accessorio al personale dell’Unione.

La riunione in Prefettura si è conclusa con la sospensione dello stato di agitazione a fronte della apertura di un tavolo di confronto tra le parti che sarà convocato entro il prossimo 30 novembre.

“Siamo costretti a chiarire però che non c’è un accordo – affermano Andrea Santoiemma Fp Cgil e Sabrina Torricelli Cisl Fp – c’è una sospensione dello stato di agitazione a fronte di un impegno dell’amministrazione a presentare entro il 30 novembre 2019 una riorganizzazione dei servizi e una conseguente redistribuzione delle risorse economiche, partendo dal Fondo delle Posizioni Organizzative ovvero le posizioni apicali. Ciò al fine di rispondere alle richieste dei lavoratori di avere una più equa distribuzione delle risorse e permettere aumenti economici da troppo tempo inutilmente attesi”.

“Per questo – proseguono i sindacalisti di Cgil e Cisl – abbiamo valutato una linea di apertura che però, chiariamo, non è infinita, ma vincolata alla serietà della proposta che verrà fatta. Nel caso le proposte risultassero insufficienti o aleatorie, proseguiremo con le azioni che i lavoratori riterranno più opportune e senza ulteriori avvisi”.

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