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Ospedale, no al documento della Regione

da | Ott 12, 2019 | In Primo Piano, Mirandola, San Felice sul Panaro | 0 commenti

SAN FELICE SUL PANARO – Respingere il documento della Regione sull’ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola. È questa l’indicazione emersa dall’affollato incontro che si è tenuto lo scorso 10 ottobre a San Felice sul Panaro per fare il punto sulla sanità nella Bassa.

Tra le novità previste dal piano di potenziamento del Santa Maria Bianca prevede nuovi facenti funzione che dipendono dall’ospedale di Carpi, la valorizzazione del punto nascite, che nel 2018 ha fatto registrare buoni risultati, e diventerà h24 l’Osservazione breve intensiva pediatrica.

I comitati che vogliono salvare l’ospedale sostengono che se i sindaci dell’Ucman firmano il documento che la Regione ha proposto alle amministrazioni condannano a morte il nosocomio mirandolese.

“La sanità della Bassa va ripensata – ha commentato il capogruppo di Forza Italia in Regione Andrea Galli che ha partecipato all’incontro – tenendo come unico punto di riferimento il diritto alla salute dei cittadini e non certo le logiche partitiche del centrosinistra e la volontà politica di salvaguardare il modello Modena-Carpi. Occorre invece potenziare l’ospedale di Mirandola e puntare alla realizzazione di un ospedale baricentrico. Indebolendo l’offerta sanitaria della bassa modenese, a favore dell’Ospedale di Carpi, del Policlinico e di Baggiovara non si farà altro che aumentare la migrazione di pazienti verso la Lombardia e soprattutto non si farà altro che togliere diritti e servizi ai cittadini della Bassa”.

Anche il sindaco di Concordia e presidente Ucman Prandini è intervenuto sulla questione spiegando che “il piano di interventi di potenziamento che ci hanno presentato l’assessore regionale alla salute, Sergio Venturi, e il direttore generale dell’azienda Usl, Antonio Brambilla, è importante e va nella direzione giusta, perché risponde alle diverse esigenze dei cittadini dell’Area Nord e che come Unione abbiamo rappresentato rispetto all’ospedale e ai suoi servizi”. Per Prandini, inoltre, “il giudizio non può che essere positivo, trattandosi di un inizio di un rafforzamento e che deve proseguire con un #piano di azione per assunzione di personale professionale e in attrezzature tecnologiche, da condividere con il territorio. È sbagliato dire che si tratta di interventi marginali, quando noi per primi li abbiamo chiesti per garantire qualità alla nostra sanità”.

Dunque, conclude il sindaco, “come amministrazioni comunali e come Sindaci dell’Unione, abbiamo intrapreso un lavoro insieme, condividendo le priorità e necessità del nostro territorio, per proseguire il confrontro e lavorare con l’azienda Usl e con la Regione per realizzarli”.

 

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