Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

“Mirandola Start up ready” ai box di partenza

da | Nov 26, 2019 | Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA – “Mirandola Start up ready” ai box di partenza. L’assessora Marina Marchi ha presentato il 21 novembre il progetto alle scuole, davanti ad una platea formata dai dirigenti delle più importanti aziende del territorio. Il progetto è stato pensato per avviare un’ educazione alla start up a Mirandola fin dalla scuola secondaria, offrendo ai giovani tutti i supporti necessari perché diventino protagonisti del loro futuro.
L’idea è piaciuta subito a Warrant, Tecnopolo, Aimag, Democenter e l’Universita’ di Economia Enzo Biagi di Modena, Che hanno dimostrato disponibilità a dare il loro appoggio e il loro contributo, ma anche singoli docenti. Per cambiare la mentalità dei giovani nei confronti del mondo del lavoro, occorre sperimentare nuove forme di imprenditorialità e di pensiero, come il Design Thinking. Il Design Thinking viene insegnato nelle migliori business school mondiali dal 2000 ed è sempre più integrato nelle culture lavorative delle aziende che sviluppano innovazione di successo. Da questo punto si partirà per arrivare al business plan Canvas e alla Lean Start up.


Mirandola da sempre è la patria della creatività e della imprenditorialità, ha già incubatori di un certo prestigio, ma con questo progetto, promosso dall’amministrazione comunale, si chiude il cerchio, soprattutto perché le tre scuole del nostro territorio Galilei, Luosi e Pico per una volta non saranno antagoniste, ma collaboreranno in sintonia per sviluppare alcune idee comuni. Diversi gli eventi in programma per creare un’ atmosfera coinvolgente e motivante (interview per la selezione, Mirandola start up weekend, hackathon, Mirandola start up competition).


“Dobbiamo tenere presente che i giovani di oggi faranno lavori che ancora non esistono, che dovranno da soli inventarsi una professione, perciò quale miglior supporto e aiuto fornire loro tutti gli strumenti perché possano valutare le potenzialità del mercato, in vari settori, tra cui le biotecnologie, il food, l’ambito medico e sanitario o la promozione del territorio?” – Prosegue l’assessora Marchi, con anni di esperienza da docente.
Il primo step sarà proprio un evento di lancio del progetto, dal titolo: “il lavoro ieri e oggi. Lavori che scompaiono e lavori nuovi che nascono”. Tutto il comitato scientifico, che si è costituito, si metterà subito al lavoro per organizzare una prima challange da lanciare ai ragazzi.
Filo conduttore sarà un metodo sperimentale.

Condividi su: